La cena non è pronta, e giù botte

Perugia: ha picchiato convivente e figlio al rientro a casa. Albanese irregolare in Italia, è stato anche rimpatriato dalla polizia

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Quando gli agenti della volante di Perugia li hanno trovati in strada sotto casa, a Madonna Alta, erano visibilmente spaventati e feriti. Vittime delle botte domestiche – per un motivo del tutto futile – un minore e la madre, picchiati dal convivente di lei che, tornando a casa, non aveva trovato la cena pronta.

L’uomo, un albanese di 25 anni, dopo aver innescato un’accesa lite con la compagna, avrebbe iniziato a percuotere lei e il figlio della donna, che per sfuggire alle botte sono fuggiti dall’abitazione. Una volta raggiunti dai poliziotti, dopo la chiamata al 113, i due sono stati sottoposti a cure mediche, anche se non in gravi condizioni o in pericolo di vita. Mentre la donna ed il figlio venivano curati dai sanitari, gli agenti, con l’ausilio di altre pattuglie, hanno rintracciato l’albanese e lo hanno condotto in questura, accertando la veridicità del racconto delle vittime su quanto avvenuto poco prima e sui motivi della lite.

L’espulsione Nel corso degli accertamenti la polizia ha anche verificato la non legittimità della presenza dell’uomo sul territorio nazionale. Al termine delle attività di rito, l’albanese è stato quindi denunciato per l’aggressione nei confronti della compagna e del figlio. È stato poi condotto all’aeroporto di Fiumicino per essere imbarcato su di un volo con destinazione verso il Paese di origine.

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