La ‘lancia’ di Pomodoro si veste di nuova luce

Terni, accesa sul ‘monumento al lavoro’ del celebre artista al termine di una giornata di studio dedicata

Condividi questo articolo su

di Fra.Tor.

La lancia di luce compie vent’anni. Federmanager, come in ogni compleanno che si rispetti, ha voluto dedicare all’obelisco di Arnaldo Pomodoro un’intera giornata. Sabato, nelle sale del Caos di Terni, il convegno ‘Anni d’acciaio – I vent’anni dell’obelisco di Arnaldo Pomodoro’, tra ricordi e aspettative per il futuro, la proiezione di un filmato celebrativo dei vent’anni dell’obelisco, l’inaugurazione della mostra fotografica documentale – che rimarrà aperta per tutto il periodo natalizio – e nel pomeriggio l’obelisco ‘si fa bello’ grazie a una nuova illuminazione.

LE FOTO DELLA MOSTRA DOCUMENTALE

Il simbolo Per il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, intervenuto al convegno, «l’obelisco è l’opera più grande al mondo costruita in acciaio inossidabile. Conserviamo nella nostra città un patrimonio importantissimo, invidiabile. Oltre a questa opera, negli anni, la città si è arricchita di altre opere metalliche che ne fanno un vero e proprio museo all’aria aperta. L’obelisco è il più grande simbolo di legame tra città e industria, un legame indissolubile. Un anno fa abbiamo rischiato di perdere il ‘cuore’ di Terni, la Tk-Ast, ma oggi sembra proprio che si possa riprendere una strada di sviluppo di questa grande impresa».

Passato e futuro «Quest’opera consegna al mondo la città di Terni», ha esclamato il vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli. «Rende Terni protagonista di un processo di internazionalizzazione in virtù della sua importante storia industriale. E’ un opera che non deve rappresentare soltanto il passato, ma anche il futuro di questa città, come possiamo ben vedere nelle sue componenti. Rappresenta una Terni che ha fatto forza del passato per spingersi verso il futuro».

Primi progetti «Per studiare la storia dell’obelisco – ha spiegato Massimo Calderini direttore di stabilimento di Tk-Ast – ho utilizzato l’archivio storico di Ast. Ho trovato il primo progetto e il verbale della prima riunione organizzativa del gruppo di lavoro. Obiettivi chiari e tempi precisi erano scritti nero su bianco. Bé quel documento mi ha colpito per l’approccio, ma sopratutto per una serie di obietti portati a compimento come stabilito».

L’INTERVISTA A MARIO FINOCCHIO – IL VIDEO

Terni obelisco (1)La storia della città «L’obelisco ricorda la storia di Terni», questa volta a parlare è il realizzatore dell’obelisco, Mario Finocchio. «La prima parte indica, infatti, il periodo più antico, la seconda l’inizio del secolo, la terza è il periodo contemporaneo, cioè l’acciaio inossidabile simbolo della città di Terni e, infine, l’ultima è d’oro e rappresenta il domani e la ricchezza, ma è in alto e difficilmente raggiungibile. Arnaldo Pomodoro dice che l’uomo quando si alza al mattino si fa bello, ma all’interno com’è? E così l’obelisco è squarciato per mostrare il suo interno. Il contrasto tra il perfetto dell’esterno e l’imperfetto dell’interno».

Il sentimento «Lavorare con Pomodoro è stato bellissimo perché lo ritengo uno degli scultori più portato al colloquio, al sentimento e agli ideali che ha la gente con cui lui parla e si rapporta. Uno scultore attualmente considerato – ha concluso Finocchio – uno fra i primi al mondo nel suo campo, anche perché il nostro obelisco è la prima scultura di questo tipo realizzata nel mondo e la più grande di Arnaldo Pomodoro».

ECCO LA NUOVA ILLUMINAZIONE – IL VIDEO

Terni obelisco targaNuova luce Nel pomeriggio per l’obelisco è stato il momento dei ‘regali’ con l’accensione della nuova illuminazione e la posa di una targa celebrativa. Secondo l’assessore Stefano Bucari, «la nuova illuminazione dell’obelisco vuole essere anche un messaggio di speranza per la città. Una nuova luce per il futuro dopo momenti bui». E’ entrato, invece, un po’ più nel tecnico Enzo Loperfido, dirigente energia Asm, spiegando che «per la parte più bassa sono stati mantenuti i proiettori originali con una luce calda, mentre per le parti superiori abbiamo integrato con delle luci led per garantire un’illuminazione migliore e rendere visibile l’obelisco anche da lontano. Ora, proprio come nell’idea dell’artista Arnaldo Pomodoro, l’obelisco è una vera e propria lancia di luce».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli