La Lega contro l’Islam: «Non li vogliamo qui»

Mancini accoglie in Regione una delegazione di attivisti sul territorio e li fa parlare, facendo venir fuori paure e proteste dal basso. Deruta, espulso un albanese

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Alla fine, come in ogni assemblea che si rispetti, c’è la foto di gruppo. Il consigliere Valerio Mancini sfoggia il suo sorriso migliore, per nulla debilitato dallo sciopero della fame che gli ha fatto perdere 3 chili (scontrini alla mano) e chiama tutti a raccolta a voce alta per una foto «No Islam».

LA LEGA: «ECCO COSA PENSANO DI NOI»

Mancini Lega immigrazione Regione Umbria moschea umbertide

Un momento dell’incontro

«Rispettino la Costituzione» Lo ribadisce e lo puntualizza sia durante l’incontro sia dopo, chiacchierando con i sostenitori: la battaglia non è contro gli stranieri in generale, ma in particolare con gli islamici, «gli unici a non aver fatto un patto con lo Stato Italiano, come prescrive l’articolo 8 della Costituzione». Per questo motivo ha chiesto una moratoria alla costruzione di nuove moschee – i centri culturali islamici – fintanto che non fossero chiarite le dinamiche interne alle comunità sul territorio umbro, a cominciare dalle fonti di finanziamento.

L’INTERVISTA A VALERIO MANCINI (LEGA) – VIDEO

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Valerio Mancini

«Smaschereremo il Pd» «La terza commissione consiliare aveva invitato anche il Prefetto Cannizzaro ad esprimersi sull’argomento, non io, non la Lega, ma il presidente della commissione Attilio Solinas, eppure lui non ha risposto, non ha scritto, non ha telefonato, non ha interloquito con l’assemblea legislativa. Il Pd è fuggito dall’aula, impedendo persino la discussione sul tema. Nonostante il regolamento dicesse che la discussione dovesse comunque tenersi, pur in assenza di numero legale. È già partita la lettera per ripresentare il documento nella successiva seduta. Vedremo cosa risponderà il Pd, che noi pensiamo voglia islamizzare la nostra regione».

IMMIGRATI IN CENTRO AGGIUSTANO LE PANCHINE

Le lamentele degli studenti Fra le varie richieste c’è quella di istituire dei referendum consultivi: «Chiediamo ai cittadini cosa pensano a proposito dei centri culturali islamici che si aprono sui loro territori». E comincia lui, a chiederlo, nel corso dell’assemblea in Regione: «La mia non è l’azione di un singolo ma di tutta la comunità umbra», puntualizza. E dal banco degli oratori chiede al pubblico di intervenire.

ASSEMBLEA LEGA NORD: «LE VITTIME SIAMO NOI» – VIDEO

«Siamo noi le vittime» Ci sono diversi giovani all’incontro con il consigliere Mancini. E uno di loro è seduto accanto a lui. Intervengono nel dibattito lamentandosi di essere loro le vittime della situazione: nelle scuole, nelle piazze, nelle serate in discoteca. «Non sono integrati, ci provocano e noi non possiamo reagire per non essere tacciati di razzismo. Ci chiamano ‘italiani di m…’. Non possiamo rispondere perché la preside li difende».

«Vado a parlare con la preside» «Ti invito a segnalarmi la preside, che ci vado io a parlare – risponde Mancini – ci sono già andato. Siamo stanchi. Non è normale che questi ragazzini creino problemi. Poi magari uno reagisce e arriva l’avvocato di qualche associazione ‘no profit’ che chiede un risarcimento al papà del ragazzo italiano. Capite come funziona? Questa gente va rimessa in fila, in riga, al suo posto. Riportateli da sono venuti, pago io il taxi».

Espulso, voleva convertire il Papa E proprio in queste ore arriva una notizia che rinfocolerà le polemiche sul tema: un 22enne albanese è stato espulso perché inneggiava all’Islam. Era stato arrestato un anno fa, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, e nel carcere di Rimini aveva manifestato «disturbi della personalità, caratterizzati da deliri religiosi», fanno sapere dal Viminale. Addirittura rifiutava il fotosegnalamento perché «vietato da Allah dare le proprie impronte agli infedeli». Agli arresti domiciliari dall’ottobre 2016 presso l’abitazione dei genitori a Riccione, nel febbraio 2017 è stato rintracciato dai militari dell’Arma a Deruta, nei pressi del Santuario Madonna dei Bagni, mentre invitava i passanti a non entrare in chiesa e a convertirsi all’Islam, dicendo che si sarebbe recato a Roma per convertire anche il Papa.

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