La perugina Baglioni trionfa a Venezia

Il suo testo è stato scelto al ‘Biennale College’, il progetto dedicato alla formazione dei giovani, inserito nel 47esimo Festival Internazionale del Teatro. In scena nel 2020

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«Ha molto sorpreso e interessato per la capacità di lavorare su un fatto di cronaca senza renderlo esplicito, quasi nascondendolo tra le pieghe del testo»: con questa motivazione la perugina Caroline Baglioni è, con Marina Badiluzzi, fra le due vincitrici di ‘Biennale College’, il progetto dedicato alla formazione dei giovani, inserito nel 47esimo Festival Internazionale del Teatro, diretto da Antonio Latella e organizzato dalla Biennale di Venezia. Lo spettacolo verrà presentato al festival del 2020.

La motivazione

Il testo è ispirato al crollo del ponte Morandi, a Genova: un evento che diviene simbolo della crisi di un uomo. «La scrittura di Baglioni, verificata in lettura con il pubblico, ha dimostrato – continua la motivazione – una forza emotiva ed evocativa di grande impatto. Il testo presenta alcune parti misteriosamente incomplete che all’apparenza sembravano fragilità drammaturgiche, ma che sono poi risultate materiale di grande possibilità espressiva per un regista e una messa in scena».

Il progetto

Sviluppato nell’arco del triennio 2018-19-20, tutor Linda Dalisi e Letizia Russo, il bando si è concluso dopo varie fasi di selezione all’interno del 47. Festival Internazionale del Teatro con la presentazione di tre autori (su 181 domande iniziali) e la lettura pubblica dei loro testi, tutti sviluppati attorno all’unico titolo ‘Il lampadario’.

Chi è Caroline Baglioni

Caroline Baglioni, 34 anni, è nata a Perugia ma vive a Foligno da tempo, ma continua a rimanere legata alla sua città e all’Umbria, non solo perché collabora con il Teatro Stabile dell’Umbria.

Si è diplomata nel 2007 come attrice/performer al Centro Universitario Teatrale di Perugia diretto da Roberto Ruggieri. Nel 2010 si laurea in Scienze dei Beni Antropologici. In qualità di attrice collabora dal 2015 con il Tsu e ha preso parte a diverse produzioni come Todi is a small town in the center of Italy e Commedia con schianto.

Parallelamente intraprende un percorso indipendente collaborando con la compagnia ‘La società dello spettacolo’ e successivamente inizia a scrivere una trilogia dedicata ai legami di sangue insieme a Michelangelo Bellani che ne cura anche le tre regie. Con il primo capitolo, il monologo Gianni, vince nel 2015 il Premio Scenario per Ustica, nel 2016 il Premio In-Box blu, nel 2017 il Premio Museo Cervi. Il secondo capitolo, nel quale è di nuovo unica interprete, Mio padre non è ancora nato, debutta al Festival dei due mondi, Spoleto nel 2018. Il terzo capitolo, Sempre Verde, la vede in scena insieme a Christian La Rosa e debutta al Festival di Asti a giugno 2019.

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