La Ternana a Cesena, c’è uno 0 da schiodare

Le ‘Fere’ di Liverani a caccia del 1° successo esterno stagionale nel nuovo scontro diretto per la salvezza: «Manuzzi ‘caldo’ ma stimolante. Buoni presupposti»

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di S.F.

Fiuggi per il Trapani, Roma – e trasferimento in Romagna dal venerdì – per il Cesena. Prosegue in casa Ternana quel ritiro ‘a oltranza’ annunciato dal ds Danilo Pagni in seguito alla sconfitta casalinga con la Pro Vercelli: rotta la sequela di sconfitte consecutive, per i rossoverdi c’è ora da spezzare un altro incantensimo per tenere accese le residue speranze di mantenere la categoria. La casella dei successi in esterna recita ancora zero e per il tecnico romano, al ‘Manuzzi’, c’è la prima chance di sbloccare la situazione: nel gruppo anche Defendi e Contini, rientranti dalla squalifica. Si inizia alle 17.30.

Fabio Liverani e, alle spalle, Marino Defendi

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La difesa a quattro Questa l’unica certezza manifestata da Liverani nel presentare le sue ambizioni rossoverdi. Nel debutto con il Trapani l’ex Leyton Orient si è affidato a scelte ‘normali’ e non troppo cervellotiche, cosa – a differenza del recente passato – che ha consentito alle ‘Fere’ quantomeno di avere una buon dinamismo – tolto il solito crollo nella parte conclusiva – nel match con i siciliani, oltre a rimettere in luce un buon Falletti nella posizione da trequartista. Ora per Liverani aumenta la possibilità di scelta.

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Germoni e Avenatti

Affollato centrocampo Tutti a disposizione nel reparto mediano con il rientro di Defendi. E ora per il 40enne romano non una semplice scelta di fronte: confermare il buon trio – sempre che non decida di dare spazio ad un modulo più difensivo con doppia linea a quattro – visto all’opera contro i siciliani oppure reinserire l’ex capitano del Bari al posto – magari – di Petriccione? L’enigma maggiore riguarda proprio il centrocampo, mentre in difesa e in avanti le chance di cambio sono minori con le assenze dei vari Masi, Acquafresca e Dugandžić (a loro si aggiungono Di Gennaro, Flavioni e Di Livio). L’unico a rischio può essere Gaetano Monachello, autore di una prestazione incolore al cospetto dei granata e pronto a essere sostituito da Palombi o Pettinari. 

Liverani e Pagni seguono i rossoverdi nell’allenamento settimanale al ‘Liberati’

Delusione e tabelle «Sono veramente soddisfatto – le parole dell’allenatore rossoverde al portale ufficiale di via Aleardi – del programma che stiamo portando avanti, tutti insieme. Anche quella trascorsa è stata una settimana proficua, si è lavorato intensamente sotto ogni punto di vista. Da quando sono arrivato siamo praticamente stati sempre in ritiro, quindi non ho avuto ancora modo di vivere la città. Come accade in tutte le piazze calde, è normale che i tifosi siano delusi per la situazione che si è venuta a creare; in queste settimane però ho visto impegno e professionalità da parte di tutti e questo mi fa ben sperare in vista del finale di torneo. Tabelle? Inutile mettersi a fare calcoli, dobbiamo sempre scendere in campo consapevoli di dover fare risultato contro chiunque ma dobbiamo anche essere bravi, a risultato acquisito, a buttarci subito il risultato alle spalle, sia stato esso positivo o negativo, per concentrarci sul prossimo avversario». La Ternana – vittoria del Trapani in giornata – si presenta alla sfida da ultima della classe.

La maglietta che indosseranno le ‘Fere’ contro l’Avellino, poi l’asta di beneficenza

La salvezza e la logistica Liverani sottolinea che «siamo consapevoli che la missione è difficile, ma abbiamo il dovere di metterci tutti qualcosa in più per riuscire nell’impresa; i presupposti ci sono tutti, la squadra si impegna, tutti i collaboratori sono professionali e disponibili, non ci manca nulla né a livello organizzativo né logistico».

Lo scontro con i bianconeri Infine la disamina dell’avversario di turno: «Non spetta a me dirlo, ma è evidente che si tratta di una squadra composta da calciatori di grande qualità, in ogni reparto, con giovani di ottima prospettiva ed elementi già collaudati in B. Probabilmente neanche loro si aspettavano di stare in questa posizione di classifica a questo punto del campionato, io la scorsa estate li immaginavo in zona play off, invece il calcio riesce spesso a stupirti. Il losto stadio è ‘caldo’, ma bello e stimolante: un impianto importante, ma noi dobbiamo trasformare quell’atmosfera in uno stimolo a nostro favore che sia in grado di caricarci ulteriormente. Domenica ci saranno anche i nostri tifosi comunque e noi speriamo di regalargli una bella soddisfazione».

Andrea Camplone

4 punti su 18 a disposizione per il Cesena nelle ultime sei partite, concluse senza aver ottenuto i tre punti. Il passaggio al 3-5-2 finora non ha portato i risultati sperati ad Andrea Camplone, a caccia del primo successo casalingo dal 3-1 al Trapani di fine dicembre: il tecnico pescarese non avrà a disposizione Rigione, Cascione e Cocco, mentre nessun problema per Perticone e Ciano. Il pericolo di maggior rilevanza per le ‘Fere’, oltre all’estro del 27enne attaccante campano (l’unico in doppia cifra tra i romagnoli, nel reparto offensivo c’è anche Rodríguez), è rappresentato dal dinamismo – associato ad una buona tecnica – di Garritano, Laribi, Di Roberto e Crimi, con Koné a garantire sostanza e impatto fisico a centrocampo. Dietro Donkor, Capelli e Ligi sono favoriti per comporre il trio difensivo.

Un arbitro da squadre in trasferta Marini della sezione di Roma1 è il ‘fischietto’ che dirigerà la sfida di Cesena. Per lui due precedenti – entrambi in trasferta – con la Ternana: a Pescara (1-2 nel campionato 2015-2016) e lo scorso novembre a Frosinone, quando l’undici di Benito Carbone uscì imbattuto dal ‘Matusa’. Marini sarà coadiuvato da Borzomì e Pagnotta, quarto ufficiale Daniele De Remigis della sezione di Teramo. Una curiosità: le formazioni di casa – tutte le competizioni, quindi anche la ‘Tim Cup’ – non hanno mai vinto in stagione nei match diretti dal romano. Lo score è infatti di nove pareggi e quattro affermazioni esterne in tredici gare.

Cortei, inceneritori e ‘solidarietà’ Sabato prossimo, nel pomeriggio, è prevista una nuova manifestazione a firma ‘Comitato No Inceneritori’ dopo gli ultimi accadimenti in riferimento a Terni Biomassa e il termovalorizzatore Aria-Acea. Sotto palazzo Spada ci saranno anche i gruppi della curva est-Viciani e la curva nord: «Terni – la nota della est – versa in uno stato comatoso, l’amministrazione comunale è silente di fronte alle problematiche sulle quali la cittadinanza pretende risposte. Ternanità, Ternana, Aria pulita, è ora di essere chiari una volta per tutte! Manifestiamo tutti insieme. Sabato 25 marzo i gruppi della curva est organizzano, dalle ore 15, corteo con partenza dal Foro Boario. La manifestazione prenderà il via dalle ore 15.30 e si unirà davanti al Comune, con quella in atto da parte del comitato No Inceneritori. Partecipa al nostro fianco per dire basta monnezza, basta Longarini». Intanto, sempre sponda tifoseria, venerdì sera si è svolto un incontro tra un gruppo di supporter per cercare – missione alquanto complicata considerando le visioni non proprio concilianti tra i vari sostenitori, all’appuntamento numero uno non c’era la curva nord ad esempio – dare forza al ‘comitato per la solidarietà rossoverde’, nato con l’obiettivo di creare una sorta di associazione ‘istituzionalizzata’ (con il coinvolgimento di più tifosi possibili) per difendere il buon nome della Ternana. Tradotto: ‘svegliare’ l’amministrazione locale e controbattere Longarini.

Simone Longarini e Stefano Dominicis

Manovre, potere e presidenza Intanto ai piani alti della Lnpb c’è una questione che coinvolge – giocoforza – anche l’amministratore unico Simone Longarini. Con Andrea Abodi dimissionario – confermate nonostante le pressioni di diversi presidenti – è stato Claudio Lotito a fare il primo passo verso la poltrona da numero uno della Lega di serie B: il ‘patron’ della Salernitana, nonché massima figura dirigenziale in casa Lazio, è al momento l’unico candidato alla successione del 57enne romano. Con un ostacolo chiamato Salernitana: vale a dire o uno o l’altro, con cessione delle quote granata obbligatoria per statuto in caso di elezione. Sabato prossimo la risoluzione dell’enigma con l’assemblea elettiva: Lotito (Longarini è sul suo ‘carro’) avrebbe premuto in particolar modo – a riportarlo è La Repubblica – sulla possibilità di modificare la legge Melandri in merito alla ripartizione (mutualità) delle risorse per i club cadetti. Vincolate solo per investimenti sulle infrastrutture e nella valorizzazzione dei giovani, non più per la gestione generale delle società.

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