Ternana-V. Verona: «Fere, via il ‘freno’

Fere in costante affanno, ora il confronto con i ragazzi di Fresco: Palumbo out, Diakité ok

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La fase della preoccupazione, dei risultati che non arrivano – da parecchio, in realtà – e del ‘pressing’ sulla proprietà per capire in che direzione si va. Fuori dalla coppa Italia e con il primo posto pressoché irraggiungibile, l’ambiente Ternana si sta ‘scaldando’ nei confronti di Stefano Bandecchi e Stefano Ranucci: c’è chi annuncia la rimozione dei due volti dallo stadio Liberati per la sfida interna con la Virtusvecomp Verona e chi chiede le dimissioni del presidente di via della Bardesca, altri ancora vogliono la ridiscesa in città dell’imprenditore livornese per dare spiegazioni sul futuro. In tutto ciò i rossoverdi di Calori continuano ad essere in affanno: sabato ci sono gli scaligeri di mister Luigi Fresco, penultimi in classifica e, alla pari delle ‘Fere’, senza successi nel 2019. Diretta testuale su umbriaOn dalle 14.

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Calori come Brini. «La Ternana faccia la Ternana»

Luca Castiglia

Si parte da un dato che certifica la difficoltà del tecnico aretino nel svoltare la disastrosa situazione precedente al suo arrivo: nessun successo nelle prime quattro uscite ufficiali, come non accadeva dall’ottobre 2005 – Modena, Triestina, Verona e Torino le avversarie – con Fabio Brini. Lo stesso Calori dirà in conferenza che anche a Trapani non aveva mai centrato i tre punti – lo farà alla quinta, nel 2-1 al Novara – nelle quattro gare iniziali: «Vedo qualcosa che sta maturando e crescendo, nell’atteggiamento di voler risorgere. Nei modi – ha esordito in conferenza – mi stanno piacendo, poi chiaro che devono ritrovare più forza e convinzione. C’è molta disponibilità ed è buon segno, bisogna cercare di eliminare i piccoli errori che non ci fanno raggiungere risultati. Sabato dobbiamo scacciare la paura e giocare come sappiamo fare, ci manca un po’ di aggressività. La Ternana deve fare la Ternana, l’ho visto poco in questo periodo». Non sarà a disposizione Antonio Palumbo, infortunato, tutto ok per Modibo Diakité. Non è escluso che si parta con una retroguardia a quattro seppur, ovviamente, il trainer rossoverde propenda per la consueta soluzione a tre.

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L’essere sul pezzo e il freno

Russo

Calori sa bene che la squadra è in condizioni non proprio buone, anzi, ma conta sul fatto che i suoi tirino fuori l’orgoglio: «Tutti devono essere sul pezzo, chi gioca prima e dopo. Per quel che mi riguarda devo dare ai ragazzi le certezze che hanno perso, in questo momento appena si sbaglia paghiamo. Chi scende in campo per tre minuti deve dar tutto, poi è chiaro che non sono né Gesù Cristo né mago Merlino: sto cercando di togliere il ‘freno’ ai ragazzi e dargli un’interpretazione da portare avanti. In generale voglio vedere dalla squadra la stessa intensità degli altri. Non so perché ma ho fiducia». Poi un passaggio scontato sulla coppa Italia – «volevamo andare avanti» – e una specifica: «Se chiedo pazienza non è per pararmi il culo, è per i motivi che ho detto». Boateng indosserà la maglia numero 9: speriamo che le prestazioni siano diverse da quelle dei suoi predecessori, Piovaccari e Butić.

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La società e la tifoseria

La tifoseria invoca Bandecchi in città e sul tema interviene anche Calori: «Non l’ho sentito, sono in contatto continuo con il presidente Ranucci e il ds Leone. Gli dico ciò che si può migliorare e mi sembra che ci sia una società che abbia voglia di fare, il desiderio di vincere c’è. Bisogna capire come farlo», puntualizza il tecnico. Un minuto anche per il distacco con i supporter: «La loro fiducia va conquistata, serve dargli la voglia di seguirci e lo spirito che la gente vuole. Non c’è altro, gli appelli servono a poco». Corretto. Infine un accenno al rivale di turno: «Riescono ad essere quasi sempre in partita, hanno un loro perché. È la Ternana che deve accelerare tutto, in particolar modo lavorare sulla gestione della partita». Arbitra Alessandro Meleleo della sezione di Casarano. Da segnalare che il tecnico delle ‘Fere’ è stato squalificato per due gare in coppa Italia a causa «di comportamento offensivo verso l’arbitro al termine della gara». Un turno per Bergamelli e Marilungo.

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