I sindaci di Terni e Perugia insieme in volo, per dimostrare che in Umbria ci sono infrastrutture di primo piano e che i due capoluoghi della regione sono vicini. Sabato mattina Leonardo Latini è decollato dall’aviosuperficie di Terni per raggiungere Perugia, da dove ha fatto ritorno, sempre sulla pista del Leonardi, insieme al collega perugino, Andrea Romizi.
Orizzonti comuni
«Vedere la nostra regione dall’alto lascia senza parole» è stato il commento unanime dei due primi cittadini. «Un volo – ha detto Latini – per evidenziare l’importanza dell’aviosuperficie di Terni, una struttura di primo ordine, e per creare una sinergia con altre realtà dell’Umbria per convergere laddove ci sono le eccellenze. L’aviosuperficie di Terni è uno spazio poco conosciuto nella nostra città ma che invece è percepito nei territori limitrofi e nel Paese come una bellissima e funzionale realtà. Iniziative come questa sono uno dei modi per far sì che questa struttura di volo e questa città vengano conosciute in tutta l’Italia Centrale e non solo». «È la prima volta per me qui all’Aviosuperficie di Terni – ha aggiunto all’atterraggio Romizi -, ma questa è anche l’occasione, oltre che di vedere la struttura, di rinsaldare il legame tra le due città. Dalla situazione dei rifiuti alla questione dei collegamenti e dei trasporti, fino alla riqualificazione di quartieri significativi, sono diversi i temi in cui c’è massima sintonia e condivisione».
La manifestazione
Il particolare volo dal valore simbolico si è svolto nel corso della manifestazione ‘Piloti di classe’ dedicato agli appassionati di aeronautica, organizzato da Aero Club Terni in collaborazione con Vfr Aviation. Due giorni, sabato e domenica, in cui si alternano dimostrazioni, esposizioni di velivoli, dibattiti e incontri con esperti del settore con la partecipazione di circa 150 apparecchi provenienti da ogni parte d’Italia. Presenti agli eventi della giornata di sabato anche l’assessore allo sport Elena Proietti, quello al bilancio Fabrizio Dominici e il consigliere regionale di FdI Marco Squarta.
