Lavoro, in Umbria sempre più precario

Nel primo trimestre del 2017 – positivo per numero di assunzioni complessive – il ‘tempo indeterminato’ crolla del 17,5%: peggior dato tra le regioni italiane

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Sono stati 16.990 i nuovi rapporti di lavoro attivati, in Umbria, nel primo trimestre del 2017. A renderlo noto è l’Inps, che segnala un incremento del 16,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. Con un dato medio migliore di quello nazionale, che si attesta sul 9,6%. Nell’ultimo rapporto sul precariato pubblicato, però, l’istituto segnala anche un altro dato, stavolta decisamente negativo: le assunzioni a tempo indeterminato sono ulteriormente diminuite.

IL RAPPORTO COMPLETO INPS

I dati Inps

Addio tempo indeterminato L’inps, infatti segnala un crollo del 17,5% (2.606 contro 3.160), dato che pone l’Umbria all’ultimo posto tra le regioni italiane e con una perdita percentuale che è più del doppio rispetto a quella nazionale, che è stata del 7,6%. Ad essere aumentate, nel primo trimestre 2017 in Umbria, sono state le assunzioni a termine (da 9.565 a 12.641) e quelle in apprendistato (da 993 a 1.235). Diminuite, invece, le assunzioni stagionali, passate da 856 a 508.

 

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