Lega Nord Umbria: «Proposte concrete»

Celebrato a Todi il primo congresso: eletti i rappresentanti a quello nazionale di Parma, sono Valerio Mancini, Eugenio Borrelli, Fabrizio Pecorelli e Guido Centanni

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«Vogliamo essere un movimento di proposta e non solo di protesta, difendere l’identità e la libertà dei cittadini, battersi sulle tematiche fondamentali come il lavoro, la famiglia, la sicurezza, l’immigrazione, evitare personalismi e consociativismi, rafforzare il concetto di ‘difesa legittima’ in riferimento ai valori fondanti della società, rappresentare la vera forza alternativa ai governi di sinistra»: questi alcuni dei temi al centro del primo congresso della Lega Nord Umbria, che a Todi ha scelto Valerio Mancini, Eugenio Borrelli, Fabrizio Pecorelli e Guido Centanni come delegati regionali che parteciperanno al congresso federale della Lega, in programma per il 21 maggio a Parma e nel quale verrà eletto il nuovo segretario.

I temi «Dobbiamo strutturarci, passare dalla protesta alla proposta, mettere da parte personalismi e lavorare tutti insieme nella stessa direzione», ha detto Virginio Caparvi, vice segretario Lega Umbria e presidente del Congresso. «Non dobbiamo accontentarci di essere il partito del 12 per cento, ma crescere e consolidarci». Per il capogruppo in consiglio regionale, Emanuele Fiorini, «la vera contrapposizione oggi non è tra destra e sinistra, ma quella più radicale tra alto e basso, tra finanza e lavoro, tra popolo e lobby e che vede da una parte le forze cosiddette ‘populiste’ legate a settori produttivi, agricoltura e industria, al recupero dell’identità nazionale e della centralità del lavoro e dall’altra l’elite finanziaria che in Europa trova il proprio fondamento su una moneta che ha solo il compito di distruggere i deboli a vantaggio dei forti». Il neo delegato al congresso nazionale, Valerio Mancini, ha invece ricordato che «quello che siamo diventati oggi è frutto di un lavoro portato avanti da tempo da un gruppo di persone che meritano il nostro rispetto e che per oltre 15 anni hanno lavorato nell’ombra per la Lega Nord. Questo movimento ci ha insegnato ad amare le nostre tradizioni, i nostri borghi e le nostre origini. Siamo per una società che tutela gli interessi degli italiani e stiamo combattendo contro un governo di sinistra che sopprime le nostre tradizioni, che mette gli italiani all’ultimo posto e che costruisce ad Umbertide la seconda più grande moschea d’Italia». Per il senatore Stefano Candiani, poi, «da mesi lavoriamo per proporre progetti politici che però vengono boicottati da quelle forze che sono dedite al consociativismo e fanno accordi sotto banco. Queste cose non le vogliamo: se siamo qui oggi è per offrire ai cittadini delle reali possibilità di cambiamento su tutti i temi prioritari. Noi non facciamo politica di destra o di sinistra, noi proponiamo l’identità».

I giovani Riccardo Augusto Marchetti, Responsabile Movimento Giovani Padani Identità Umbra ha ricordato che «il nostro è un movimento che nasce circa un anno fa. Noi abbiamo inventato un nuovo simbolo che rappresenta la nostra regione a livello federale e nazionale che è l’indiano: un nativo che ha lottato con poche armi contro una forza superiore ed è quello che vogliamo fare noi oggi lottando contro i poteri internazionali che cercano di schiacciarci. In questa regione i numeri ci dicono che stiamo crescendo in maniera vertiginosa. Abbiamo attivato la circoscrizione di Spoleto con il nostro referente che è Riccardo Fedeli, e ora ci attiveremo su Perugia e Terni. I giovani sono la forza che più di tutti porterà avanti la rivoluzione soprattutto di fronte a dati che dicono che il tasso di disoccupazione arriva al 40%, 709 suicidi per motivi di lavoro dal 2012 e 50mila giovani emigrati all’estero. Noi rappresentiamo la resistenza, quella resistenza di giovani che non scappano, che restano in questa regione per liberarla dalle grinfie della sinistra e combattere contro il sistema».

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