Leonardo alla Cascata e le ‘Idi di marzo’

Una mail che rischia di compromettere il lavoro di Luca Tomìo che dura da anni, spedita dal Centro studi storici di Terni

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di Francesca Torricelli

Intrighi, misteri e mail sospette: il ‘giallo’ si infittisce. Talmente tanto che anche Dan Brown, autore del romanzo thriller ‘Il codice Da Vinci’, impallidirebbe. Ma sempre di Leonardo Da Vinci, comunque, parliamo.

La segnalazione Sì perché umbriaOn è in grado di mostrare la copia della mail di segnalazione alla redazione di Bollettino d’Arte che aveva in programma di pubblicare lo studio effettuato da Luca Tomìo dedicato alla scoperta sul celebre ‘disegno’ di Leonardo Da Vinci, e che sembrerebbe invece averlo ‘bloccato’, perché impossibilitata a pubblicare testi relativi ad argomenti sui quali si sia già scritto altrove.

Il contenuto Nella mail, spedita il primo marzo 2018, si legge: «Alla redazione di Bollettino d’Arte. Segnalazione articolo della nostra rivista Memoria Storica numero 50-51 su Leonardo e la Cascata essendo venuti a conoscenza che presso la vostra redazione è stato presentato un articolo su Leonardo Da Vinci e la Cascata che sarà messo in sommario su uno dei prossimi fascicoli ancora da pubblicare, volevamo segnalarle un articolo apparso sulla nostra rivista semestrale Memoria Storica per una eventuale recensione». Firmato Centro studi storici Terni.

Il Paesaggio di Leonardo da Vinci

Le ricerche Luca Tomìo, come se già non lo fosse abbastanza, non nasconde rabbia e dispiacere. Anni di studi e ricerche che, anche grazie a don Claudio Bosi, direttore dell’Ufficio ecclesiastico della Diocesi di Terni, lo hanno portato fin nell’Archivio Segreto Vaticano. E proprio don Bosi, contattato telefonicamente da umbriaOn, ricorda di aver accolto Tomìo nei loro archivi fin da subito. «Mostrava studi e riflessioni ben precise e noi non potevamo che aprirci positivamente alla ricerca. Non possiamo essere certi della scoperta, certo che ci farebbe piacere fosse così, ma sarà la ricerca scientifica a dare gli esiti».

Il rammarico Sulla vicenda delle sopravvenute difficoltà alla pubblicazione degli studi di Tomìo sul Bollettino dell’Arte è intervenuto anche l’ex consigliere comunale di Forza Italia, Federico Brizi. «Esprimo il più vivo rammarico per quanto riportato dai mezzi di informazione. Si tratta di una scoperta ormai indiscussa tantoché sarà oggetto di un convegno a maggio con i massimi esperti in materia. Auspico che la redazione della rivista del Mibac torni sui suoi passi, anche in deroga alle rigide regole editoriali vista la sensazionalità dell’opera e che ciò costituisca per la città una opportunità da coltivare e valorizzare».

Le indagini Un fatto è certo, l’e-mail che rischia di compromettere un lavoro che dura da anni appare spedita proprio dal Centro studi storici di Terni e, anche se Luca Tomìo, raggiunto telefonicamente da umbriaOn, preferisce non commentare queste ultime novità, appare inevitabile che all’interno di quell’istituto si dovrà cercare di fare chiarezza al riguardo. Per capire chi, materialmente, ha effettuato l’invio.

«Idi di marzo» Tomìo, però, una breve dichiarazione – alla fine – la fa: «Oggi, giovedì 15 marzo – dice – sono le ‘Idi di marzo’ (il giorno in cui si consumò l’omicidio di Giulio Cesare; ndr), ma stavolta Cesare è riuscito a schivare le pugnalate».

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