Leonardo alla Cascata: «Qui solo bancarelle»

Terni, il racconto di un parroco: «Ad alcuni turisti milanesi il personale ha detto che non ci sono certezze sulla scoperta fatta». Tomìo: «Un’autentica follia»

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di M.T.

don Giuseppe Creanza

Lui c’è rimasto male: «Ho accompagnato una famiglia di turisti milanesi alla Cascata – racconta don Giuseppe Creanza, il parroco di Papigno – e loro, che avevano letto qualcosa riguardo la scoperta relativa al disegno di Leonardo da Vinci, sono rimasti allibiti per l’assoluta mancanza di riferimenti proprio nel luogo che, invece, avrebbe dovuto esserne pieno. Mentre lì è solo pieno di bancarelle che vendono la classica ‘roba da turisti’. Ma è una tristezza». 

Il ‘belvedere’ Ma il peggio, dice ancora il sacerdote, sarebbe accaduto poco dopo: «Siamo andati alla biglietteria del belvedere superiore e loro, erano due adulti e due bambini, hanno chiesto il motivo della mancanza di informazioni. La risposta che gli è stata data mi ha lasciato senza fiato. In pratica hanno detto loro che, siccome la cosa non è ancora sicura, preferiscono non sbilanciarsi troppo. Io credo che questo sia un atteggiamento sbagliato e che potrebbe avere un effetto controproducente. Invece di dare un segnale positivo ai turisti, rischiamo che il ‘passa parola’ sulla incertezza relativa al riconoscimento ufficiale della scoperta possa trasmettere un messaggio sbagliato».

Luca Tomìo

Tomìo Parole che non fanno altro che soffiare sul fuoco: «Quello che racconta don Pino (per tutti, a Papigno e dintorni, il parroco si chiama così; ndr) non fa che confermare tutti i miei dubbi e le mie perplessità su come questo territorio – dice Luca Tomìo, fresco reduce dall’ultimo ‘botta e risposta’ con Alessandro Vezzosi, che confuta la sua scoperta relativa al fatto che il ‘disegno’ di Leonardo da Vinci raffiguri la Cascata delle Marmore – stia gestendo questa cosa nel peggiore dei modi. Basti pensare che sul sito ufficiale della Cascata non c’è nessun riferimento a Leonardo».

LEONARDO DA VINCI ALLA CASCATA DELLE MARMORE – LA STORIA

Luca Tomìo, Tiziana De Angelis e Vittorio Sgarbi

«Non sono solo» Ma non è, per caso, che – come umbriaOn aveva scritto il 20 marzo – l’Umbria stia ‘frenando’? «Sarebbe una follia – risponde deciso Tomìo – perché potrei pure capirli se fossi il solo a difendere questa scoperta. Ma vorrei ricordare a tutti che, proprio qui a Terni, fu il direttore generale del settore ‘Educazione e Ricerca’ del Mibact, Francesco Scoppola, a confermare la validità degli studi che sono stati compiuti e stessa cosa fece Vittorio Sgarbi. Al loro parere, poi, si unì quello del direttore dell’archivio di Stato di Rieti, Roberto Lorenzetti».

PARLANO FRANCESCO SCOPPOLA, VITTORIO SGARBI, ROBERTO LORENZETTI E LUCA TOMIO – IL VIDEO

L’annuncio Infatti, il 30 marzo scorso, sul sito internet del Comune di Terni era apparsa una nota molto chiara: «Regione Umbria, Comune di Terni, Fondazione Carit e Distretto Integrato Turistico della Provincia di Terni – vi si leggeva – hanno deciso di far convergere forze e competenze in vista della realizzazione di una cabina di regia per la promozione del territorio, a partire dai così detti “Viaggi di Leonardo” oltre che per il sostegno alla ricerca condotta dallo storico Luca Tomìo. Nei giorni scorsi si è svolto infatti un incontro con i rappresentanti istituzionali e lo stesso storico, nel quale si è deciso l’avvio di un percorso finalizzato alla firma di un protocollo di intesa per la realizzazione di un vero e proprio prodotto turistico legati ai “viaggi di Leonardo”».

Il Paesaggio di Leonardo da Vinci

La ‘rete’ Sempre in quella noto c’era scritto che «la scoperta di Tomìo, che parte dalla raffigurazione della Cascata delle Marmore e Papigno nel “Pasaggio con Fiume” di Da Vinci, rappresenta una opportunità dall’immenso potenziale che necessita di una strategia di azione, sistemica e di rete, definita e programmata. La ricerca è stata protocollata al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, supervisionata da Francesco Scoppola, Direttore Generale Educazione e Ricerca del Mibact e da Cristina Acidini, sovraintendente del Polo Museale Fiorentino e presidente dell’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze, e presentata recentemente all’Archivio di Stato di Terni in una giornata alla quale hanno preso parte, tra gli altri, anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi. L’Amministrazione comunale dichiara che il lavoro di ricerca fin qui svolto, che ha ricevuto il sostegno e l’incoraggiamento dei soggetti istituzionali coinvolti, debba proseguire».

L’assessore Secondo l’assessore alla Cultura Tiziana De Angelis, poi,  «la straordinarietà della scoperta, è una opportunità di sviluppo sotto il profilo storico, artistico e turistico, per la valenza strategica che può giocare il ruolo della città nello sviluppo di tutto il territorio e richiama a responsabilità condivise, coordinate e complementari, in grado di intercettare investimenti e scommesse sul futuro. Una azione che richiede il rispetto dei tempi necessari e un impegno concreto da parte di tutti, degni di una operazione complessa da costruire su un patrimonio straordinario, capace di riservare tante altre sorprese e scoperte eccezionali». Ma intanto, lì alla Cascata, ci stanno solo bancarelle.

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