Leonardo alla Cascata, Terni prepara l’evento

La ‘copia autentica’ del disegno è già all’Archivio di Stato: il 14 marzo – ‘Giornata nazionale del paesaggio’ – si vuole organizzare un convegno di alto livello

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Potrebbe essere proprio martedì 14 marzo, il giorno in cui verrà mostrata – a Terni – la ‘copia autentica’ del Paesaggio in cui Leonardo da Vinci ha ritratto la Cascata delle Marmore.

Il disegno Quella che è già in possesso della direttrice dell’Archivio di Stato di Terni, Elisabetta David, è una riproduzione – di fatto – identica all’originale custodito agli Uffizi, realizzata con le tecniche più moderne ed in grado di garantire una risoluzione massima dell’immagine, che verrà mostrata in occasione di un convegno che è in fase di preparazione ed i cui dettagli saranno messi a punto entro la fine della settimana.

La giornata Il 14 marzo, ecco perché quella potrebbe essere la data ideale, si celebrerà la prima ‘Giornata nazionale del paesaggio’ istituita dal Mibact «nello spirito della Convenzione europea, al fine di richiamare il paesaggio quale valore identitario del Paese e trasmettere alle giovani generazioni il messaggio che la tutela del paesaggio e lo studio della sua memoria storica costituiscono valori culturali ineludibili e premessa per un uso consapevole del territorio ed uno sviluppo sostenibile».

Il comitato Praticamente definita, poi, anche la composizione del comitato scientifico – sorto sotto l’egida della Fondazione Carit – a cui spetterà il compito di organizzare tutti gli eventi e le iniziative collaterali che dovranno, questa è la promessa fatta da Luca Tomìo, «far ritornare la città di Terni alla vocazione turistica che per secoli ha esercitato come uno dei grandi poli attrattivi del fenomeno europeo del Grand Tour. Non dimentichiamo che prima di diventare il baricentro della politica industriale del centro Italia a partire dalla fine dell’Ottocento, Terni e il suo territorio sono stati descritti per secoli come un ‘paradiso terrestre’ sia naturalistico che artistico e archeologico. La Fondazione Carit, già impegnata in questo senso nel progetto dei Plenaristi, vuole fortemente questo rilancio ed in questo senso mi sono assunto personalmente – è l’impegno di Luca Tomìo – la responsabilità di ottenere risultati rapidi, entro sei mesi».

 

 

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