Lite al Centro Impiego: «Personale innocente»

A seguito della brutta lite che ha visto protagonisti, giovedì scorso all’esterno del Centro dell’Impiego di Terni, un addetto dell’ufficio ed un utente (VIDEO), il sindacato Fp Cgil interviene sull’accaduto, allargando lo sguardo – dal proprio punto di vista – ai problemi della struttura ternana e non solo.

di Giorgio Lucci e Fabrizio Fratini
Segretari di Fp Cgil Terni e Fp Cgil Umbria

Giorgio Lucci – Fp Cgil Terni

Come da copione i problemi organizzativi e la mancanza di organici ricade sul personale e sui cittadini, i fatti accaduti giovedì presso il Centro per l’Impiego di Terni, ci rimandano alla solita domanda che è comune a tutto il servizio pubblico: le istituzioni, che siano i governi nazionali o regionali o comunali, hanno interesse che i servizi pubblici funzionano, oppure il disservizio è propedeutico ad una privatizzazione?

Quanto accaduto è solo la punta di un iceberg che rappresenta lo stato della disorganizzazione che regna nei Centri per l’Impiego. Più volte come Cgil Fp abbiamo denunciato ai media e rappresentato alle istituzioni le problematiche che attengono alla mancanza di organici (circa 30 operatori, alcuni part time, per tutta la Provincia di Terni sino ad Orvieto), strumenti informatici non sempre funzionanti, aumento ella burocrazia che attiene alle nuove procedure, carenza di materiali e strutture spesso inadeguate e non a norma di legge.

A tutto ciò va anche aggiunto come la riforma Delrio (riordino delle province) ha creato, come spesso accade in questo paese, confusione e smarrimento nel personale. Un personale ‘apolide’ che solo da pochi giorni ha saputo da chi dipenderà, grazie ad un accordo che abbiamo sottoscritto con la Regione Umbria che contempla il passaggio del personale in una apposita Agenzia regionale. In tale accordo è anche previsto che le province provvedano all’ampliamento di orario di una parte di personale che ancora oggi opera con un profilo orario ridotto.

La delicatezza e l’importanza del servizio che il Centro svolge in un contesto lavorativo che nella provincia di Terni è sempre più in difficoltà, merita una attenzione particolare da parte di chi è deputato alla governance di tali strutture: hanno ragione i cittadini che protestano, non è ammissibile offrire tali disservizi. Fa piacere leggere nell’articolo apparso sui media che i cittadini, nonostante i disagi, abbiano compreso che non può essere responsabilità di chi opera che, come spesso è avvenuto, è dovuto ricorrere alle forze dell’ordine a garanzia della propria incolumità.

Come Cgil Fp continueremo a denunciare tali disservizi ovunque essi si presentino: Centri per Impiego, sanità, scuola, trasporti, perché in un paese civile e vista anche l’alta percentuale di tasse a cui è sottoposto, il cittadino ha tutto il diritto di esigere attenzione, qualità nei servizi e rispetto delle proprie esigenze.

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