Mamma Giorgia esce dal carcere a Pasqua

Terni: come a Natale la donna accusata dell’omicidio del piccolo che portava in grembo, potrà trascorrere le festività alla Caritas insieme alla figlia

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Come lo scorso Natale, quando aveva trascorso tre giorni – dalla vigilia a Santo Stefano – presso la Caritas di Perugia insieme alla figlia minorenne, anche in occasione della Pasqua Giorgia Guglielmi, la 28enne ternana detenuta a ‘Capanne’ per l’omicidio del piccolo dato alla luce il 2 agosto dello scorso anno e abbandonato nel parcheggio di un supermercato di borgo Rivo, a Terni, potrà uscire dal carcere. Il gup di Terni, Federico Bona Galvagno, l’ha infatti autorizzata a trascorrere – pernottando una notte – la Pasqua e il Lunedì dell’Angelo (pasquetta) presso la stessa struttura di accoglienza. Un momento di normalità, per lei ma in particolare per la figlia di 3 anni, in attesa degli sviluppi processuali – e forse anche investigativi – della vicenda.

Perizia psichiatrica, serve una nuova visita

Il processo nei confronti della donna, accusata di omicidio volontario aggravato, è in corso di fronte al tribunale di Terni con le modalità del rito abbreviato. In precedenza il gup aveva disposto, come chiesto dai legali difensori della Guglielmi – gli avvocati Alessio Pressi e Attilio Biancifiori – la perizia psichiatrica nei suoi confronti, incaricando lo psichiatra Massimo Di Genio dell’ospedale San Filippo Neri di Roma, assistito dal dottor Federico Trobia, per accertare se sia in grado di intendere e di volere e quindi di stare in giudizio. Un primo incontro fra i due periti nominati dal tribunale e la 28enne è già avvenuto ed a questo ne farà seguito un altro. Dalla relazione emergerà la ‘fotografia’ dello stato psichiatrico della donna al tempo dei fatti ed anche attuale.

Lo sfogo

Al momento, in merito alla pesante vicenda relativa alla morte del piccolo, non risultano altri iscritti nel registro degli indagati oltre alla madre. Non il compagno, sul quale Giorgia Guglielmi ha comunque riferito alle assistenti sociali che le avevano fatto visita in carcere, particolari ritenuti da quest’ultime meritevoli di attenzione da parte della polizia di Stato. Se a ciò faranno seguito ulteriori sviluppi giudiziari, in un eventuale ulteriore fascicolo o in quello – tecnicamente chiuso – relativo all’omicidio, è presto per dirlo. Intanto la prossima udienza si terrà il 26 giugno per ascoltare le conclusioni dei periti e definire i successivi passi processuali.

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