La ferita alla moglie ha scatenato la furia

Due famiglie distrutte a Marsciano per le conseguenze di una lite: coinvolti i rispettivi compagni dei due fratelli. A scatenare il gesto un fendente al volto

Condividi questo articolo su

Vivevano insieme, uno sopra l’altro, nella casa cielo terra in vocabolo Cipresso, fra San Valentino e Papiano, nel comune di Marsciano. Lavoravano insieme, lui titolare lei impiegata nella ditte di materiali plastici, la Ecoplastek. Vero, non avevano buoni rapporti. Spesso litigavano. Eppure nessuno riusciva a spiegarsi una reazione così veemente: tre fucilate sparate per uccidere dal balcone verso il cortile.

Spara alla sorella e al fidanzato: arrestato

Il fendente sul volto

Nel corso delle indagini è emerso però un particolare che – certo – non giustifica, ma perlomeno spiega il gesto d’ira di Danilo Baldini. Nel corso della lite in casa sarebbe stata ferita la compagna, con un fendente al volto, forse con un oggetto tagliente. Lo rivelano i quotidiani oggi in edicola. Sarà stata la vista del sangue sul volto della donna a scatenare la reazione. Danilo ha usato l’arma che più conosce, un fucile da caccia (regolarmente detenuto), visto che spesso usciva con gli amici per delle battute, unendo alla passione per la vita agreste e per i cavalli un hobby molto in voga da queste parti.

Tre colpi per uccidere

Ha imbracciato il fucile che teneva in casa. Forse era carico, forse lo ha caricato mentre Cristina e il suo fidanzato scappavano verso il cortile. Poi si è affacciato dal balcone è ha sparato. Tre colpi. Al volto e al torace. Nella furia del momento, ha sparato per uccidere. Per questo l’accusa nei suoi confronti è tentato omicidio aggravato e lesioni personali, che diventerà formalmente omicidio se Cristina non dovesse farcela. Intanto, per confermare la dinamica, nella mattinata di sabato lungo sopralluogo della scientifica nella casa dove si è consumato il dramma.

L’operazione d’urgenza

La donna, caricata in macchina e portata in ospedale dallo stesso fidanzato, a sua volta ferito, è arrivata al Santa Maria della Misericordia in condizioni disperate. Nel pomeriggio è stata operata per limitare i danni dei colpi che le hanno sfigurato il volto e frantumato il torace. Le sue condizioni sono gravissime, ma ancora all’indomani della delicatissima operazione i medici non si esprimono né diffondono dettagli clinici.

In carcere a Spoleto

Danilo intanto è stato portato dai carabinieri nel carcere di Spoleto. Non ha parlato né con gli agenti né con i magistrati. Chiede solo della sorella: vuole sapere come sta. Forse solo ora si è reso conto della gravi conseguenze del suo gesto che ha distrutto due famiglie e lasciato 4 bimbi nel dramma. Sia lui che Cristina hanno infatti due figli. Al momento si stanno occupando di loro i nonni, che vivono a Marsciano e a loro volta non parlano, tenendo lontani i giornalisti anche per proteggere i piccoli.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli