Gestione mattatoio Terni, atto aggiuntivo

Convenzione con la Butcher Service in scadenza, la giunta trova la soluzione fino al 31 dicembre in attesa della nuova struttura e del palasport

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Né progoga – non consentita oltretutto – né bando temporaneo fino al termine dell’anno. C’è una terza soluzione per il mattatoio comunale di Terni: la convenzione – c’è dal 1999 – con la Butcher Service s.r.l. era in scadenza a fine marzo e la giunta martedì mattina ha fatto il suo passo per superare il problema in attesa della futura gara europea per la nuova struttura. «L’eventuale chiusura di tale servizio, anche per un limitato periodo di tempo, comporterebbe sia per gli allevatori che per la cittadinanza una serie di controindicazioni gravi e problematiche», si legge nel documento.

La soluzione ponte e i problemi

Risolta – in attesa dell’apertura della busta della Salc – la grana palasport, l’amministrazione comunale ha approvato una delibera per sbloccare la situazione legata anche al mattatoio comunale. C’è il via libera per un atto aggiuntivo riguardante la concessione del servizio di ristrutturazione e gestione della struttura presente nell’area del Foro Boario. Ma quali sono le problematiche? Perdita di posti di lavoro con circa dieci persone «costrette ad andare verso il licenziamento in caso di chiusura, il fatto che «le aziende agricole del nostro territorio non potrebbero più contare su un servizio fondamentale, quello della macellazione di bovini, suini e ovini che costituisce una grande parte della nostra agricoltura», l’arrecare un «danno per tutta la collettività privando gli imprenditori del territorio ternano dei servizi di un mattatoio in loco che trasformi la carne a chilometri zero». Di mezzo c’è ovviamente la questione palasport, più volte tirata in ballo nella delibera.

L’atto aggiuntivo e la nota della Usl Umbria 2

Questa soluzione – spiega la giunta – è «nella forma della scrittura privata e fino alla fine del 2019 permetterebbe la continuazione del servizio garantendo la massima economicità e professionalità nelle more della definizione della situazione legata al palasport e delle opere connesse e correlate, come il mattatoio». In tutto ciò l’obiettivo è affidare la concessione – gara europea da bandire quest’anno – dal 1° gennaio 2020. L’atto aggiuntivo approvato non muta le condizioni esistenti. A dar forza a questa necessità ci ha pensato la nota inviata dalla Usl Umbria 2 lo scorso mercoledì, focalizzata sulla sorveglianza sanitaria: «L’ipotesi di una temporanea, o peggio definitiva, chiusura del mattatoio, oltre a non permettere – si legge – un controllo sanitario diretto e di filiera sulle produzioni locali, determinerà inevitabilmente un mancato servizio agli allevatori e agli esercizi commerciali con un annullamento delle produzioni locali ed evidenti danni alle imprese: già ora alcune imprese stanno usufruendo di mattatoi limitrofi con costi e danni economici. Inevitabile quindi sarà l’aumento dei costi di produzione, con una minor competitività del sistema ed aumento delle importazion». Soluzione trovata. 

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