Medicina del lavoro, eccellenza a Perugia

Le attività di diagnosi e cura delle malattie da esposizione lavorativa verranno proposte nel programma di Rainews 24 ‘Basta la salute’

Condividi questo articolo su

Le attività di diagnosi e cura delle malattie da esposizione lavorativa, svolte dalla struttura complessa di medicina del lavoro dell’azienda ospedaliera di Perugia verranno proposte nel programma di Rainews 24 ‘Basta la salute’, condotto da Gerardo D’Amico, in onda mercoledì 13 febbraio alle 13.30 e alle 21.30.

Riferimento nazionale Inail

«Il centro di Perugia – si legge in una nota stampa dell’azienda – è stato individuato quale struttura di riferimento nazionale Inail per le malattie professionali dell’apparato respiratorio grazie a competenze, apparecchiature di ultima generazione e attività di ricerca e assistenza, attuate anche in collaborazione con altre strutture aziendali. Sono circa 60 mila ogni anno le denunce all’Inail riguardanti tutte le malattie professionali, con un costo per ogni malato di circa 200 mila euro per cure e pensione».

Malattie professionali

La diagnosi di malattia professionale «è spesso complessa e richiede un approccio multidisciplinare – sottolinea il direttore della medicina del lavoro, il professor Giacomo Muzi – questa metodologia collaborativa, realizzata nell’ospedale di Perugia, rappresenta un valore aggiunto di grande importanza anche per la diagnosi e il trattamento efficace di numerose malattie dell’apparato respiratorio, sia di tipo infiammatorio, allergico e non allergico, degenerativo e neoplastico, incluse le affezioni correlate all’esposizione all’amianto».

La scuola di medicina del lavoro

La scuola di medicina del lavoro della Università degli studi di Perugia è stata istituita nel 1972 dal professor Diogene Furbetta, ricevendo un’importante impulso anche a livello internazionale sotto la guida del professor Giuseppe Abbritti. Attualmente la struttura esegue oltre 30 mila prestazioni specialistiche ambulatoriali e di laboratorio ed accoglie oltre mille pazienti all’anno nella corsia di degenza.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli