Terni: «Vas, ambientalismo à la page»

L’assessore replica al segretario Rainone: «Prenda pala e piccone e venga a dare una mano. Altrimenti sono solo chiacchiere»

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di Enrico Melasecche
Assessore comunale alla programmazione strategica, all’urbanistica, al decoro e all’arredo urbano – Terni

Leggo con qualche giorno di ritardo un intervento del giovane Pierluigi Rainone, segretario di uno dei variegati circoli cittadini che mescola il verde con il rosso della politica, abbinamento che nulla ha a che fare con il calcio locale.

Mi tira in ballo personalmente con una serie di osservazioni cui eviterei di rispondere perché preferisco in genere i fatti alle molte parole. Tuttavia credo utile chiarire alcune idee che mi sembrano leggermente confuse.

1) Sostiene che il primo provvedimento della nostra giunta sia stato l’abbattimento di pini ‘secolari’. Gli ricordo che innanzitutto quei pini non erano assolutamente secolari e che secolari difficilmente ci sarebbero diventati viste le perizie e controperizie sottoscritte da laureati specializzati e considerato che dopo ripetuti crolli di alberi in città un altro, proprio fra quelli incriminati, è caduto addosso ad una casa confermando in pieno la diagnosi cui precedenti amministrazioni non avevano dato alcun seguito. Faccio auguri al giovane ambientalista affinché non cada mai addosso un albero del genere, né a lui né alla sua famiglia o ai suoi amici perché forse si renderebbe meglio conto di cosa significa amministrare una città rispetto al fare un certo tipo di ‘ambientalismo à la page’.

2) Dispiace inoltre che ignori completamente il progetto Terni-Verde 2018-2023: questo è il primo atto organico che questa giunta ha pubblicato con apposita conferenza stampa ed a cui stiamo lavorando alacremente. Metteremo a dimora migliaia di nuovi alberi nel quinquennio, un record mai visto nella storia di Terni. Sarebbe quanto mai auspicabile che alcuni giovanotti di belle speranze vengano a dimostrare con pala e piccone il loro autentico amore per l’ambientalismo, più praticato meno declamato. L’attività fisica, come noto, mens sana in corpore sano, giova anche a quella intellettuale che molti sembrano preferire.

3) Dubita sul ‘piano di ripiantumazione, che avverrà molto lentamente’. Non c’è dubbio che se si devono sostituire alberi ormai a fine ciclo, prima occorre fare spazio ai nuovi, poi si procede alla messa a dimora. Inoltre, per quanto riguarda il progetto citato, un cosiddetto ‘ambientalista’ sicuramente è a conoscenza che mettere a dimora i nuovi alberelli con il solleone di agosto è operazione quanto mai azzardata per cui lo invito, con pala e piccone, alla ‘Festa degli alberi’, che la collega assessore al verde ha voluto riprendere a novembre, da troppi anni passata in desuetudine con le amministrazioni a lui più vicine.

4) Che poi l’assessore al decoro e all’arredo urbano, oltre che all’urbanistica, cioè il sottoscritto, intervenga in perfetta sintonia e congiuntamente all’assessore al verde su temi di comune interesse, mi sembra perfettamente in linea con il clima di collaborazione esistente, a differenza di quello che ha visto in passato miei predecessori occuparsi più di appalti che di paesaggio e di ambiente urbano, come le cronache giudiziarie ci riferiscono.

5) Quanto poi all’ambientalismo ‘ad intermittenza’ di cui sarei accusato, sottolineo una osservazione semplicissima: ho criticato coloro che hanno solo tagliato, sostengo viceversa che occorra un programma di messa a dimora di numerosissime nuove essenze, di quelle che non sfasciano i marciapiedi e non sollevano pericolosamente i manti stradali perché i ternani sono stanchi di dover pagare tasse altissime (sono certo che il giovane Rainone contribuisca anche lui a pagarle e contribuirà anche lui a donare qualche alberello come stiamo facendo in molti) anche per mettere in sicurezza strade in cui le montagne russe create dalle radici dei suoi amati pini, hanno già causato incidenti stradali pericolosissimi.

6) Confondere poi i ragionamenti strumentalizzando il cancro ed i morti, cosa fin troppo seria, con accuse del tutto generiche di insensibilità fa cadere molto in basso il confronto ma su questo Benedetta Salvati, ingegnere ambientale, non a caso assessore all’ambiente di questa giunta, ha buoni argomenti ed ottimi propositi che faranno la gioia della stragrande maggioranza dei ternani che, pur non volendo far chiudere le acciaierie per far tornare i ternani all’aratro, vogliono però essere tutelati con politiche rigorose e coraggiose. Cosa ha fin qui prodotto il ‘negazionismo ambientale’ del Pd ed un certo ambientalismo di folclore lo abbiamo visto. Cercheremo di fare di meglio ed i ternani giudicheranno.

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