Migranti e rifugiati: l’accoglienza a Perugia

I dati della Prefettura al 31 agosto: 2.257 presenze tra cui 250 donne. Otto i comuni in cui sono attivi i progetti Sprar per 240 posti

Condividi questo articolo su

Ci si continua a interrogare, in Umbria come in tutta Italia, sulla reale e recente diminuzione degli sbarchi sulle coste del nostro paese.

Gli sbarchi Una diminuzione che c’è stata e che ha fatto registrare il 3,47% in meno di arrivi rispetto allo scorso anno. Merito del pugno di ferro del ministro dell’Interno Minniti? Del codice delle ong? Minor pressione nei paesi africani? Quello che è certo è che le regioni italiane provano ad organizzare l’accoglienza. Solidarietà, aiuti, per qualcuno – come le cronache hanno raccontato – anche business.

I numeri Dopo i dati di Terni, con 915 stranieri, la Prefettura fornisce anche i numeri dell’accoglienza nel capoluogo umbro dove, al 31 agosto, sono 224 le strutture, i cosiddetti Centri di accoglienza straordinaria, che ospitano 2.257 richiedenti protezione internazionale. Di questi 2.007 sono uomini e 250 donne.

Sprar Ci sono poi i progetti Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che in provincia di Perugia conta otto progetti attivi per un totale di 240 posti. Sessantacinque gli stranieri ospitati nel capoluogo, 35 nello spoletino, nove a Panicale, per l’unico progetto di accoglienza di minori non accompagnati, dieci a Massa Martana, 32 a Marsciano, 40 a Gubbio, 39 a Foligno e 10 a Castel Ritaldi.

Trasparenza Dal tema della sicurezza, percepita o reale, allo scivolone dell’assessore al sociale Cicchi e della lettera di gradimento per la Caritas, inviata ‘per errore’ al Prefetto, sul tema dell’accoglienza a portare avanti una battaglia «per la trasparenza» è il Movimento 5 stelle che si è rivolto al ministero dell’Interno per capire come funziona la gestione nella provincia di Perugia. Al di là della vicenda che ha visto protagonista la struttura-ostello di Ponte Felcino, di proprietà del comune ma in gestione all’Associazione italiana alberghi della gioventù che dal 2015 viene gestita per l’accoglienza degli stranieri senza una specifica convenzione con il Comune, gli aspetti da verificare, secondo i 5 stelle, riguardano anche i limiti di capienza ammessi nelle varie strutture del territorio. «Per il M5S l’accoglienza è un dovere, ma le risorse devono avere la giusta destinazione, occorrono controlli ferrei sulla qualità dell’accoglienza e dei servizi, così come prescritto dalle convenzioni e occorre altresì favorire trasparenza e controllo diffuso dei cittadini sul corretto impiego delle risorse pubbliche; milioni di euro, 47 milioni, a base gara, per un solo biennio, nella provincia di Perugia, che vanno spesi nel migliore dei modi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli