Terni, minacce a Latini: «Prenderemo autore»

Il sottosegretario Candiani in città per portare la solidarietà di Salvini, prima l’incontro con questore e prefetto. E annuncia: «Più forze dell’ordine anche in Umbria»

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Una visita a Terni per portare il sostegno del governo – e in particolare del ministro dell’Interno, Matteo Salvini – al sindaco Latini dopo la scritta minatoria comparsa sul muro della Bct, ma anche l’occasione per ufficializzare l’ok del Viminale all’ipotesi di bilancio riequilibrato e confermare l’impegno in Umbria in materia di sicurezza: il sottosegretario Stefano Candiani ha fatto tappa a palazzo Spada, giovedì mattina, con lui c’era tutto lo stato maggiore della Lega cittadina, a partire, oltre che dal primo cittadino, dal commissario Barbara Saltamartini, dagli assessori e dai consiglieri comunali del partito.

«Prenderemo il colpevole, più agenti»

Candiani ha annunciato di aver incontrato in mattinata il prefetto De Biagi, il questore Messineo e gli altri responsabili delle forze dell’ordine affinché «il brutto episodio della scritta non resti senza colpevole». «Ho fatto il punto con loro – ha aggiunto -, garantendo massima attenzione. Terni non è rappresentata da quel gesto». Una vicinanza al sindaco testimoniata, oltre che dallo stesso Candiani e dalla Saltamartini, anche dal senatore Luca Briziarelli. Inevitabile poi per il sottosegretario parlare del tema sicurezza: su questo punto ha sottolineato «che in Umbria gli organici delle forze dell’ordine non saranno ridotti, ci sarà poi una ricollocazione, tenuto conto che l’obiettivo è di recuperare il gap della riduzione di organici fatta dalla Madia. Il governo Pd – ha detto – portò infatti una riduzione da 117 mila a 106 unità, attualmente siamo arrivati a 98 mila, questo governo ha deciso di mettere 400 milioni di euro per andare ad aggiungere 2.000 poliziotti, 2.000 carabinieri e 1.500 vigili del fuoco. Parte di questi – ha spiegato ancora Candiani – arriveranno in Umbria, la distribuzione sarà fatta in ragione degli organici e delle criticità del territorio e di questo ne abbiamo parlato stamattina con questore e prefetto».

Il plauso all’amministrazione Latini

Ma la mattinata del sottosegretario all’Interno Candiani, si è concentrata anche «sull’efficace attività dell’amministrazione confermata dal documento», firmato direttamente dal ministro Salvini, che attesta il nullaosta alla manovra varata lo scorso settembre dal consiglio comunale. «Un atto – ha continuato – che permette all’amministrazione di poter tornare a camminare con le proprie gambe e di riprendere un percorso interrotto. Si tratta di un decreto tecnico, non politico, che certifica il lavoro fatto. Ora vi aspetta un cammino altrettando determinato, per dare nuova vitalità all’amministrazione e tornare a quella normalità che possa garantire i percorsi in ordine». In aula, anche se più defilato rispetto ai colleghi della Lega, anche l’assessore al bilancio Dominici (alla fine per lui anche una stretta di mano scherzosa con Enrico Melasecche, con il quale si sa, il feeling non è ottimo, ndr). «Stiamo lavorando per un piano che dia risorse ai Comuni sopra i 20 mila abitanti, come fatto nei mesi scorsi per i Comuni di piccola taglia» ha concluso Candiani, aprendo la possibilità all’erogazione di nuove risorse per palazzo Spada.

La ‘commozione’ di Latini: «Siamo stati bravi»

«È inusuale che vi sia una vicinanza così diretta tra un governo e un’amministrazione – ha commentato Latini -, l’attenzione è sempre massima, commuovente. Quanto alle scritte non mi faccio intimidire né mi piace guardare al passato. Guardiamo avanti evitando contrapposizioni». Poi, da parte del sindaco, la lettura del decreto ministeriale sul bilancio, tra gli applausi della sala. «Questo documento – ha proseguito Latini – dice che il bilancio stabilmente riequilibrato va bene. Ci sono delle prescrizioni, ma se in passato ci sono stati degli errori da parte di chi c’era prima, noi non li ripeteremo. Con buona pace di quelli che ci dicono di tutto. Per Terni comincia una fase nuova, fino all’approvazione di questo documento non ci veniva permesso di agire. Il dissesto non è cosa semplice, i vincoli sono stringenti, la nostra amministrazione ha conosciuto limiti significativi, a causa di scelte non nostre che ricadranno ancora per anni sui cittadini. Questo documento ci dice che siamo stati bravi. Per permettere di approvare il bilancio abbiamo lavorato anche a Ferragosto, mentre qualche dirigente e funzionario era in ferie. C’è voluta tutta la capacità della mia amministrazione per far sì che si verificasse questo. Da oggi amministreremo in maniera diversa, abbiamo capacità e visione, siamo pronti a mandare via la cappa di ‘inquinamento’ che c’è su Terni, nonostante ci siano forze a cui del bene pubblico non interessa nulla e continuano a costellare il nostro lavoro di trabocchetti e ostacoli».

Candiani e Saltamartini fanno quadrato

Tutto fila liscio dunque per la Lega cittadina? Inevitabile una domanda a Candiani sul commissariamento deciso da Roma. «Quando si cresce – la sua risposta – bisogna sempre stare attenti a rimanere stabili. Questa è un’amministrazione che nei mesi scorsi ha passato il travaglio di un dissesto, quindi riuscire a dare stabilità anche politica e interlocuzione, in questo caso con un parlamentare di alto rango come Barbara Saltamartini, in un momento in cui l’amministrazione si è trovata a dover tener botta anche a delle situazioni di difficoltà dalle quali non è stato facile uscire, ci ha consentito di avere maggiore autorevolezza». Per l’onorevole-commissaria all’interno della Lega «c’è un bell’affiatamento, le buone notizie di oggi (giovedì, ndr) ci devono spingere a rimboccarci le maniche. Le polemicucce fanno parte della quotidianità ma non influiscono, andiamo avanti coesi. Stiamo iniziando a lavorare sui Comuni limitrofi in vista delle amministrative, a partire da Orvieto, ma anche a San Gemini, Stroncone e Guardea. Federico Cini è il mio braccio destro come responsabile del coordinamento di tutta la provincia. Sulla polemica del palazzetto? C’è una linea della Lega che rappresenta tutta la maggioranza, il palazzetto si deve fare nel luogo migliore affinché venga realizzato nel più breve tempo possibile».

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