Minaccia con il coltello e violenta la compagna

Amelia (Terni): l’uomo, 32enne di origini calabresi, è finito in carcere in seguito all’intervento dei carabinieri nell’abitazione

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Una brutta, bruttissima, storia di abusi andata avanti per circa due anni, cioè da quando un 32enne originario della Calabria ha iniziato a maltrattare fisicamente e psicologicamente la propria compagna, 36enne ternana. Liti continue, dai toni sempre più accesi e tali da richiedere diversi interventi dei carabinieri presso l’abitazione dove i due vivono ad Amelia (Terni).

Il prologo Venerdì mattina, il prologo di ciò che sarebbe poi accaduto la notte seguente. L’ennesima violenta lite in famiglia ha spinto un vicino della coppia a chiamare il 112. Avvilente lo scenario che si è palesato di fronte agli occhi dei militari, intervenuti con il comandante della stazione di Amelia ed il suo vice. Non tanto e non solo per la coppia segnata da un rapporto agli sgoccioli, quanto per il figlio dei due – un bambino – costretto ad assistere ai continui litigi e senza più la possibilità di vivere la spensieratezza dell’infanzia.

Notte tragica Passata la ‘buriana’, i due sembravano esserci riappacificati, con tanto di ‘raccomandazioni’ dei carabinieri sul comportamento da tenere. Nella speranza che le tensioni potessero essere state accantonate, almeno per un po’. E invece la notte seguente, quella fra venerdì e sabato, la violenza dell’uomo è esplosa nel modo peggiore. Ennesima chiamata alla centrale operativa dei carabinieri ed ennesimo intervento, questa volta del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Amelia.

Il capitano Michele Basilio

Violentata e ‘marcata’ La 36enne, scossa e ferita, è stata soccorsa dal 118 e condotta all’ospedale di Narni. Ai militari ha raccontato di essere stata violentata sessualmente dal compagno sotto la minaccia di un coltello da cucina con cui, non contento, l’avrebbe poi ferita ad un braccio per ‘marchiarla’. Come fosse una cosa di sua proprietà. Il 32enne, condotto presso il comando dell’Arma amerina, è stato arrestato in flagrante su disposizione del pm Pesiri ed ora si trova recluso nel carcere di vocabolo Sabbione, a Terni, in attesa della convalida del provvedimento.

Indagine-lampo L’arresto ha fatto seguito ai minuziosi accertamenti eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Amelia, coordinati dal Capitano Michele Basilio, con tanto di sopralluogo nell’abitazione teatro dell’orribile violenza e dettagliati verbali sull’accaduto. Elementi che hanno portato la procura a disporre la misura cautelare personale nei confronti del soggetto, sostanzialmente incensurato visto che alle spalle ha solo una segnalazione amministrativa risalente al 2016. Su quest’ultimo pendono accuse pesantissime: lesioni aggravate, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

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