Mongolfiere a Terni: «Ecco com’è andata»

Gli organizzatori, travolti da una valanga di proteste – e di insulti – dopo il flop della manifestazione, adesso dicono la loro e chiamano in causa altri

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Sarà – se mai ci sarà – per la prossima volta. Perché il tentativo, andato il scena venerdì sera all’aviosuperficie di Terni, di stabilire il record del maggior numero di mongolfiere presenti contemporaneamente ad una manifestazione è fallito. Ma soprattutto perché la serata si è trasformata in un pericolo boomerang per gli organizzatori.

La rabbia della gente Perché l’unico motivo di soddisfazione – a consuntivo – è quello di poter raccontare che non è successo niente. Nel senso che nessuno – e il rischio si è corso – si è fatto male. Ma su tutto il resto è già scoppiata la bagarre. Iniziata già nel tardo pomeriggio di venerdì, molto prima che il tentativo avesse inizio e destinata a proseguire. L’afflusso di pubblico – a migliaia, con tantissimi bambini, hanno raggiunto l’aviosuperficie – è stato decisamente superiore a quello che gli organizzatori avevano previsto e la cosa ha provocato il caos. Oltre che la rabbia della gente.

Gli organizzatori Nel pomeriggio è arrivata la spiegazione. La nota degli organizzatori spiega che «l’enorme affluenza di pubblico assolutamente non prevista (considerato anche il periodo di ferie e il numero di partecipanti all’evento di Facebook) ha fatto sì che si siano creati diversi disservizi per il pubblico, con il quale ci scusiamo moltissimo».

«C’era un contratto» Poi si passa ai chiarimenti dettagliati, iniziando dalle mongolfiere: «La manifestazione è stata realizzata in collaborazione con l’associazione che si occupa dell’organizzazione Sagrantino Cup International Challenge (già Gran Prix di Todi), che si è impegnata, con apposito contratto firmato e pagato anticipatamente, a portare a Terni 40 mongolfiere, compresa quella più attesa dai più piccoli, ovvero quella dei Minion, le quali avrebbero dovuto gonfiarsi per tentare di stabilire il record italiano di maggior numero di mongolfiere gonfiate contemporaneamente in una sola area. Il presidente di tale associazione, dopo il gonfiaggio delle poche mongolfiere rispetto al numero prestabilito, alla domanda come mai non era stato rispettato l’accordo rispondeva che a causa del vento che soffiava la maggior parte dei piloti (unici responsabili per il proprio mezzo) avevano deciso di non gofiare le mongolfiere perche non si sentivano sicuri della gestione delle stesse e solo i piloti più esperti hanno deciso di effettuare lo spettacolo. Ci scusiamo per non aver comunicato ciò che stava accadendo. Siamo in attesa di una conferma scritta della suddetta motivazione che non esiteremo a pubblicare dato che il presidente sopracitato risulta al momento irreperibile nonostante le continue chiamate e messaggi».

Scarse adesioni Per quanto riguarda l’approvvigionamento di cibi e bevande, gli organizzatori proseguono dicendo che il «numero previsto di persone era di gran lunga inferiore a quello reale e quindi i carichi fatti non sono stati sufficienti per tutti anche se durante la serata si è cercato di rifomire gli stand installati. Si vuole precisare che erano stati contattati circa una decina di ambulanti alimentari che, alcuni per impegni presi, altri perchè non credevano nelle potenzialità dell’evento, non hanno aderito alla manifestazione. Ci scusiamo di nuovo per il disservizio».

Sicurezza e ordine pubblico L’organizzazione ricorda poi che «è in possesso di tutte le autorizzazioni richieste dalla legge necessarie per lo svlogimento della manifestazione, alcune delle quali sono state sottoposte ad idonee commissioni». Fa, inoltre presente, che «la decisione di chiudere l’ingresso è stata presa in quanto raggiunta la capienza massima delle persone nell’area predisposta all’evento. Si vuole sottolineare il fatto che, da dichiarazioni pubblicate sui social network, un numero imprecisato di persone è riuscito ad entrare nell’area scavalcando, e in alcuni casi anche tagliando le reti di recinzione. Ciononostante l’organizzazione ci tiene di nuovo a scusarsi per i disagi creati alle persone che non sono potute accedere. Durante la serata erano presenti, presidio di primo soccorso, personale della protezione civile, personale antincendio e servizio del personale addetto al controllo».

Prezzo d’ingresso alla manifestazione Il pagameno di tre auro, anche per i bambini, dicono ancora gli organizzatori, «si è reso necessario in quanto l’evento è stato interamente sostenuto da fondi propri dell’organizzazione (compreso il costo delle 41 mongolfiere sottoscritte nel contratto con l’associazione organizzatrice della Sagrantino Cup di Todi, ed il costo dello spettacolo piromusicale a cura della ditta Pirotecnica Morsani srl di Rieti)». E concludono «confidando nella vostra comprensione».

LE SPIEGAZIONI E LE IMMAGINI – IL VIDEO

Ressa ai cancelli Perché a centinaia non sono riusciti nemmeno ad entrare – con la ressa ai cancelli che ha messo a repentaglio la sicurezza di adulti e, soprattutto, bambini – e in tanti tra coloro che avevano ottenuto l’accesso che si sono ritrovati «senza niente da mangiare – è la frase ricorrente – e soprattutto da bere. In una serata di fine luglio è una follia». 

Le mongolfiere Sulle 40 previste, solo una dozzina hanno accesso gli impianti per il gonfiaggio – «c’è vento – era la giustificazione degli organizzatori – e gli equipaggi non hanno voluto rischiare» – mentre gli altri si sono limitati a ‘far andare’ quelli – spettacolari, per le fiammate che hanno illuminato la notte – il cui scopo è quello di far sollevare e poi far rimanere in quota i palloni.

LE FOTO 

Record fallito Insomma: niente record e possibili strascichi legali – «io li denuncio – diceva una donna – perché rivoglio indietro i tre euro del biglietto e perché hanno messo a repentaglio la sicurezza di mio figlio. E poi vado pure alla Finanza e chiederò che indaghino su tutto il giro di soldi che c’è stato e se tutto è stato denunciato regolarmente». 

 

 

 

 

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