Morta Monia Andreani: il cordoglio di Perugia

Giovedì i funerali della docente della Stranieri. Fatale il malore sopraggiunto mentre nuotava al largo di Fano. Notissimi i suoi studi su Peppa Pig e Lady Oscar

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Come purtroppo era apparso chiaro da subito, Monia Andreani non ce l’ha fatta a superare la gravissima crisi di cui è stata vittima dopo il malore che l’ha colta sabato, mentre nuotava al largo della spiaggia del circolo velico Sassonia, a Fano. Clinicamente morta già da domenica (era intubata e senza attività cerebrale), è stato autorizzato l’espianto degli organi per la donazione.

MONIA ANDREANI, IL SITO UFFICIALE

Appassionata di windsurf (foto da Facebook)

I funerali e i messaggi di cordoglio Martedì pomeriggio dalle 15 alle 19 sarà aperta la camera ardente presso la camera mortuaria dell’ospedale di Fano. Giovedì alle 16 la cerimonia funebre laica presso la Sala del commiato cimitero monumentale di Perugia. Ovviamente affranti i colleghi e gli amici della ‘Stranieri’, dove insegnava da anni. Il rettore Paciullo è stato a Fano per essere vicino alla docente. Il Comitato Aldo Capitini ha inviato un messaggio di cordoglio per la scomparsa «improvvisa e inaccettabile di Monia Andreani», in cui viene ricordato il suo impegno sui temi dell’autorganizzazione e del mutualismo: «Ci mancherà – è scritto nel massaggio – la sua vitale curiosità, la sua generosa disponibilità a costruire relazioni di nuova socialità. Continuerà il colloquio con lei. In questo periodo stava studiando, di Capitini, La compresenza dei morti e dei viventi, di cui avrebbe parlato il 19 ottobre a Perugia,
in San Bevignate».

Il malore mentre nuotava Aveva la muta, per cui il malore è da escludere che il malore possa essere stato provocato da una congestione. Possibile si sia sentita male per altri motivi e nessuno se n’è accorto. A dare l’allarme è stato un bambino, un’amica si è gettata in acqua per recuperarla, ma il suo viso era rimasto sott’acqua troppo a lungo, lasciando il cervello senza ossigeno. Prima il massaggio cardiaco poi la corsa all’ospedale Santa Croce di Fano, servita solo a prolungare la sua agonia: già nella giornata di domenica i medici avevano verificato che gli organi interni funzionavano ma non c’era più attività cerebrale.

L’ELENCO DEI LAVORI SUL SITO ACCADEMICO

I cartoon come metafora Quarantacinque anni – era nata proprio a Perugia nel 1972 e si sentiva umbra, seppur fosse residente da tempo nelle Marche – Monia Andreani insegnava teoria dei diritti umani, era ricercatrice in filosofia politica e delegata di ateneo per la disabilità alla Stranieri di Perugia. È anche ricercatrice in bioetica all’università di Urbino. Nessuno vuole parlare ufficialmente, ma la notizia ha lasciato sconvolti colleghi ed amici dell’ateneo perugino, che ne hanno sempre apprezzato le qualità umane prima ancora che accademiche. Nota al grande pubblico soprattutto per il suo modo innovativo di presentare le sue ricerche, usando a pretesto storie e personaggi della cultura pop, dai cartoni animati alle serie televisive. Ha scritto un libro su Peppa Pig. Qui di seguito un suo intervento in cui parla della filosofia di Lady Oscar.

 

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