Morbillo a Foligno, colpita una postina

Una donna – che di lavoro fa la postina a Foligno – a cui è stato diagnosticato il morbillo dopo essere entrata in contatto con un uomo di circa 50 anni che avrebbe contratto il virus durante un viaggio all’estero. Per questo l’Usl Umbria 2 ha fatto scattare la profilassi.

In campo Dipartimento di prevenzione – Servizio di igiene e sanità pubblica area nord e servizi territoriali della Usl. «È stata attivata – spiegano dall’azienda sanitaria – la profilassi e somministrata la vaccinazione alle persone venute a contatto con la paziente, in particolare i cosiddetti ‘contatti suscettibili’: non vaccinati o che non hanno mai contratto in passato la malattia».

Vaccinazione post-esposizione

«Già nel pomeriggio di giovedì – spiega Franco Santocchia, responsabile del servizio di igiene e sanità pubblica – è stata attivata una seduta straordinaria finalizzata a vaccinare i colleghi della persona colpita da morbillo. La vaccinazione post esposizione può infatti bloccare un’eventuale progressione dell’infezione, anche se la sua efficacia tende a diminuire se eseguita dopo 72 ore dal contatto. È comunque indicata e consigliata in quanto, anche in caso di sviluppo della malattia, non determina alcuna conseguenza».

Monitoraggio costante

Il morbillo è una malattia molto contagiosa e non sempre si riesce a fare diagnosi precoce in quanto all’inizio si manifesta come una forma simil-influenzale e in tale fase i malati possono risultare già contagiosi. L’intervento di prevenzione attivato dalla Usl Umbria 2 continuerà per le prossime due settimane, che è il tempo di incubazione della malattia prima della comparsa dei sintomi, con una sorveglianza sanitaria finalizzata all’individuazione precoce di nuovi casi.

Copertura vaccinale

«Purtroppo – spiegano dalla Usl – la situazione epidemica che sta interessando il nostro paese ed altri paesi europei, ancora una volta evidenzia che l’unica possibilità di difesa è la massima copertura vaccinale della popolazione. Tale copertura nel nostro territorio è sicuramente importante (98% nei bambini e negli adolescenti), ma purtroppo non è altrettanto elevata negli ultra quarantenni, ed è proprio questo il target che viene colpito».

 

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