MotoGp in Argentina: Petrucci è 6°

Rimonta iniziale per il ducatista, partito dalla 10° piazza. Poi l’affanno conclusivo e la top five persa. Trionfo Márquez su Rossi e Dovizioso

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Niente top five per Danilo Petrucci sul circuito di Termas de Río Hondo, in Argentina. Il ternano, partito dalla 10° piazza, colleziona sorpassi e arriva fino al 4° posto, quindi la difficoltà nei chilometri conclusivi e la delusione: è 6° nella gara dominata da Marc Márquez su Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. Tra due settimane terza tappa in Texas per il Gp delle Americhe.

Danilo Petrucci

Posizioni recuperate in partenza

Petrucci riesce a chiudere il primo giro in 8° posizione davanti a Nakagami e Quartararo, mentre davanti si registra l’immediata fuga di Márquez. Grande ritmo per il campione del mondo in carica (oltre un secondo più veloce di Dovizioso), nel contempo il 9 della Ducati si mette alle spalle Viñales e si avvicina a Crutchlow; il britannico tuttavia è costretto a fare un passaggio ai box a causa di un cosiddetto jump start, il ternano passa al 6° posto.

Ingresso in top five, bagarre finale

A diciotto tornate dalla bandiera a scacchi Petrucci sorpassa l’ex compagno di team Miller che, però, a stretto giro riesce a riprendersi la posizione originaria. La battaglia prosegue e a 14 giri dal termine il 28enne ternano rientra in top five dietro a Morbidelli e Dovizioso. Inizia la sfida tutta italiana con il 24enne pilota romano della Yamaha, vinta dal ducatista: quando mancano 7 tornate alla fine è 4° a pochi decimi da Rossi e con Rins che lo insegue. Al gruppo si unisce anche l’australiano ed è bagarre: in una sola curva Petrucci perde due posizioni e perde la chance di concludere tra i primi cinque. Weekend non esaltante per lui, anzi. In graduatoria generale è 5° con 20 punti.

Il commento

«Sono felice perché, dopo aver commesso qualche errore in qualifica, in gara siamo riusciti a dare il massimo. Se fossi partito – le parole di Petrucci – più avanti probabilmente avrei potuto giocarmi il podio fino alla fine. Per un momento ci ho davvero creduto perché avevo il passo per provarci, ma ho dovuto chiedere troppo alle gomme per rimontare e negli ultimi due giri faticavo molto in staccata con il posteriore ed ho dovuto giocare in difesa; sono comunque contento perché abbiamo lavorato bene, migliorandoci ad ogni turno, e voglio continuare in questa direzione anche ad Austin, dove dovrò innanzitutto essere più veloce in qualifica. Il nostro obiettivo resta quello di riuscire a stare costantemente nel gruppo dei primi e fare punti, che saranno molto importanti in una stagione così lunga».

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