L’obiettivo top ten è centrato, ma quanta fatica – non solo domenica, ma nell’intero weekend – per Danilo Petrucci in Giappone. Il ternano della Pramac ottiene il 9° al Twin Ring di Motegi grazie alle cadute del compagno di team Jack Miller, di Andrea Iannone e Andrea Dovizioso; Marc Márquez vince e con tre gare in anticipo si riconferma campione, per lui è il settimo titolo mondiale. Tra una settimana tutti a Phillip Island, in Australia.
Tentativo di rimonta
Petrucci prova a risalire verso la top ten già nelle prime curve e al termine del primo giro sono due le posizioni recuperare (13°), quindi il sorpasso su Pol Pol Espargaró e l’inseguimento per riprendere Bautista. Lo spagnolo precede di un paio di secondo il ternano, mentre davanti è battaglia a tre Dovizioso, Crutchlow e Márquez.
Cadono Miller e Iannone
A quattordici giri dalla conclusione a far guadagnare una posizione a Petrucci è la caduta del compagno di team, Miller, mentre Viñales e Bautista sono distanti quattro secondi e il ternano non riesce ad avvicinarsi. Tuttavia la top ten, in una giornata tutt’altro che positiva per il 9 dell’Alma Pramac Racing, arriva grazie a Iannone: l’italiano, in lotta per il podio, va a terra e dice addio alla gara.
Il finale
Emozioni tra Márquez e Dovizioso davanti, con la caduta del numero 4 che dà il definitivo via libera allo spagnolo per la conquista del mondiale. Petrucci ne approfitta e chiude al 9° posto: il ternano sale a 133 punti. Restano tre gare per cercare di superare quota 150.