Movida a Terni, critiche all’ordinanza

Forza Italia e Lega Nord all’offensiva. Ferranti: «Solo difficoltà per gli esercizi commerciali». Fiorini e Cini: «Di Girolamo vuole pulirsi la coscienza»

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Se il sindaco Di Girolamo spiega che alla base dell’ordinanza che stabilisce nuove regole per la vendita da asporto nelle ore serali e notturne di bevande alcoliche nel centro cittadino, c’è la risposta alle «ripetute richieste dei cittadini, manifestate con esposti e reclami anche alle forze di polizia», che «l’ordinanza rappresenta uno strumento idoneo al contrasto di fenomeni che possono essere un pericolo per la comunità» e che non ci sarebbe «nessuna penalizzazione ai locali pubblici, ma più sicurezza»; le forze politiche di opposizione non la pensano come lui.

L’ORDINANZA

Forza Italia Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Francesco Ferranti, dice che «come sempre questa amministrazione approccia ai problemi guardando il dito anziché la luna. È noto a tutta la città che schiamazzi e vicende illecite (comprese risse o spacci) sono sempre svolte o quasi sempre da cittadini irregolarmente residenti o presenti nel territorio nonostante siano già noti alle forze di polizia. In tal caso sarebbe molto più utile sviluppare un monitoraggio congiunto da parte delle forze di polizia Statali e locali anche in collaborazione con gli uffici anagrafe. Con questa ordinanza solo un ulteriore difficoltà inflitta da questa amministrazione alle attività e agli esercizi commerciali del centro storico, già blindati da una Ztl che solo a Terni resta chiusa 24 ore al giorno, dovranno evitare di vendere una birra a un giovane professionista ternano che se la vuol bere chiacchierando all’esterno con gli amici. Io invito il sindaco a fare ciò che può fare ovvero dichiarare per Terni l’impossibilità di accogliere altri sedicenti profughi o immigrati clandestini. Con questa scelta davvero diminuirebbero atti criminosi, fastidi, atti vandalici e risse, con questa scelta si garantirebbe maggiore sicurezza e tranquillità ai cittadini».

Lega Nord Per il capogruppo regionale della Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini e il segretario per Terni, Federico Cini, «la nuova ordinanza comunale ci lascia ancora una volta perplessi sia nel merito che nel metodo. Nel merito, le ragioni a supporto del provvedimento, come la tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, ci sembrano sconnesse dai provvedimenti adottati, in quanto tranquillità e sicurezza dei cittadini, possono essere minacciati da individui soggetti agli effetti degli alcolici, indipendentemente da come o dove questi vengano consumati. In secondo luogo, va notato che il provvedimento richiede che tra le 22 e le 24 di venerdì e sabato sera, il consumo di alcolici sia consentito solo nelle “rispettive aree o spazi pertinenziali regolarmente autorizzati”, intendendo di fatto l’obbligo per gli esercenti di delimitare lo spazio di propria pertinenza, così che sia ben comprensibile ai propri clienti, o magari di sorvegliarli a vista così che non escano dal suddetto perimetro con un bicchiere in mano, un po’ come delle pecore in un recinto. Il provvedimento ci sembra inutile e lesivo nei confronti di un intero settore produttivo, che pure con difficoltà ha saputo reggere la crisi economica talvolta giovando anche al tessuto sociale della città stessa».

I controlli Secondo la Lega Nord «se davvero il sindaco volesse contribuire ad aumentare la sicurezza effettiva e percepita della nostra città, dovrebbe affrontare la situazione con provvedimenti precisi e strutture apposite che siano realmente utili e in grado di intervenire prontamente. La strada che la Lega continua ad indicare sul tema è chiarissima: più controllo sull’immigrazione, più supporto tecnologico per le forze dell’ordine (videosorveglianza), più illuminazione pubblica notturna, potenziamento della Polizia Municipale. Invece di sprecare i soldi per il patto ‘Terni città sicura, inoltre, perché non destinare risorse alla realizzazione di un bando per la sicurezza aperto agli istituti di vigilanza del territorio e destinato ad una implementazione del servizio di pattugliamento? Pensiamo che il sindaco Di Girolamo voglia solo pulirsi la coscienza con interventi inutili. La situazione a Terni è tale al punto che non bastano più annunci spot: bisogna rimboccarsi le maniche e dare una svolta vera alla città».

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