Narni: «Sui rifiuti bugie e mezze verità»

L’opposizione in consiglio comunale va all’attacco dell’assessore all’ambiente Morelli: «Tariffa? Solo l’ennesima tassa»

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Dei gruppi consiliari Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Tutti per Narni

Ci sentiamo, per onorare la verità, in dovere di replicare alla descrizione idilliaca del servizio rifiuti e della tariffa (?) correlata, Tari, da parte dell’assessore Morelli. La realtà è purtroppo diversa da come lui la racconta. Noi non contestiamo né la raccolta differenziata ne i buoni risultati ottenuti, ma Morelli sorvola su vari argomenti critici: per primo la esosità della tariffa (?).

Tariffa (?) che è notevolmente aumentata nel corso degli anni e vedremo quest’anno se lo ‘sconto’ del 5% dello scorso anno era vero o solo elettorale. Poi il fatto che il 28 dicembre in consiglio è stato costretto ad accettare le argomentazioni della minoranza che hanno dimostrato ridicoli i suoi sconti e hanno portato l’assemblea ad accettare di verificare la fattibilità economica delle proposte presentate da Forza Italia e 5 Stelle. Sia riguardo la percentuale di sconto per chi utilizza il compostaggio (40 e non 10 %), sia la richiesta di far pagare alle case sfitte solo la parte fissa della tariffa (?) e non intera, come la proposta dimezzare la tariffa (?) per chi affitta un cane dal canile ed, ancora, la riduzione per nuclei familiari con a carico persone disabili.

Da ultimo la bugia più grande: la tariffa puntuale, il cittadino paga per l’indifferenziato che produce. Quindi chi differenza completamente e non produce immondizia non riciclabile non pagherà più? Come sembra estremizzando il concetto. Non è assolutamente vero, infatti l’assessore volutamente non dice che la tariffa (?) deve e dovrà comunque pagare completamente tutto il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Quindi i cittadini probabilmente, anche in presenza della tariffa puntuale, continueranno a pagare cifre consistenti oltre all’impegno quotidiano per differenziare.

Il punto interrogativo vicino alla parola tariffa, vuole sottolineare proprio le criticità dell’argomento: se si tratta di tariffa allora il cittadino e le attività produttive, commerciali ecc., devono pagare per l’immondizia che producono (chi, virtuosamente, differenzia deve essere realmente premiato) a prescindere dalle proprietà. Altrimenti la Tari non è più una tariffa per un servizio ma diventa l’ennesima tassa. Di fatto una sorta di patrimoniale. Forse si può far carriera prendendo tempo e continuando a dire mezze verità, ma certamente non si fa un bel servizio alla città.

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