«Nessuno tocchi i miei amati Baci Perugina»

Isabella ha raccolto negli anni 3010 cartigli per la sua collezione (con oltre 5300 doppioni). Il suo appello: «Aiutatemi a completare la raccolta e non fate morire la fabbrica»

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di Pietro Cuccaro

Nei giorni forse più bui nella storia della Perugina – umbriaOn sta seguendo la vertenza che coinvolge i lavoratori di San Sisto e la multinazionale Nestlé: venerdì è stato siglato l’accordo – viene fuori una storia d’amore verso quello che è forse il prodotto simbolo dell’industria dolciaria italiana, se non altro per le vicende ormai leggendarie che hanno portato alla sua nascita: il Bacio, prodotto proprio nello stabilimento di Perugia San Sisto, che dal primo luglio avrà un bel po’ di lavoratori in meno.

APPENA SIGLATO L’ACCORDO DECISIVO PER LA CHIUSURA DELLA VERTENZA – L’ARTICOLO

La collezione di cartigli Isabella, 40 anni, nata e cresciuta in Veneto, fra le province di Venezia e Padova, da oltre 25 anni colleziona ‘cartigli’, i famosi bigliettini con frasi d’amore contenuti all’interno dei cioccolatini. La leggenda narra che questa trovata sia stata frutto della storia d’amore fra Luisa Spagnoli, la donna che ha inventato i Baci mettendo insieme resti di lavorazione di cioccolato e nocciole, e Giovanni Buitoni: quando ancora era clandestina, i due si scambiavano messaggi avvolti nelle degustazioni di cioccolatini prodotti nell’industria dolciaria.

Migliaia di pezzi Quei cartigli, nati per caso e poi ben presto diventati simbolo del prodotto, per Isabella sono una vera e propria passione: «C’è chi colleziona francobolli, banconote, modellini… io mi sono appassionata di queste frasi d’amore all’interno dei cioccolatini; attualmente i pezzi che compongono la mia collezione sono 3010, me ne mancano 2 per finire la serie attuale in commercio, ho oltre 5300 doppioni».

ALCUNE IMMAGINI DELLA COLLEZIONE DI ISABELLA – GALLERY

Come ha cominciato Una collezione strana considerando che Isabella non ha legami col territorio («Ho visitato l’Umbria per la prima volta tre anni fa, poi ci son tornata con piacere e ci ritornerò ancora», racconta). «Quando da ragazzina ricevevo uno di questi cioccolatini il mio pensiero scartando l’involucro argentato simile ad un cielo stellato era leggere quel bigliettino trasparente e rettangolare celato. Iniziai così a conservarli tra le pagine del diario di scuola tra dediche, disegni e poesie come tutte le adolescenti (almeno nei miei anni) hanno fatto. Poi, pian piano, i cartigli hanno iniziato ad aumentare e, con la fine della scuola, sono passati in una piccola bustina di biglietti d’auguri. Ora li tengo tutti in un grosso raccoglitore ad anelli. La mia frase preferita? Ne cito due: dalla più romantica (‘Amore guarda non con gli occhi ma con l’anima’, di Shakespeare) a quella più dolce, della deejay La Pina: ‘La canzone più bella è la risata di un bambino’».

Il catalogo Isabella è metodica nella sua raccolta: le frasi trovate nei cioccolatini sono state catalogate in ordine alfabeto, per scoprire di volta in volta i doppioni. «Il mio pensiero fisso era: ‘Quante saranno, quante me ne mancheranno?’. Sì perché i cartigli non avevano una numerazione e man mano che passavano gli anni cambiavano gli sfondi e la grafica, così come lo stemma del grifone, che a volte era così piccolo che si notava solo in controluce». Solo nel 2005, quando la collezione di Isabella andava avanti ormai da 13 anni, è stato messo in commercio un album per la raccolta, con cartigli numerati. Ma era relativa solo ad un periodo specifico

IL SITO (AMATORIALE) PER APPASSIONATI

Gli altri collezionisti «E gli altri stampati in precedenza? Così decisi di utilizzare internet per la ricerca di informazioni utili, trovando altri collezionisti con la mia stessa passione: fu così che rintracciai una ragazza di Ostia, collezionista fin dal 1984». Isabella è entrata in un giro ristretto di appassionati, con cui si scambia cimeli e informazioni sui Baci e in particolare sui cartigli. Obiettivo è ricreare l’elenco storico di tutti i cartigli: «Probabilmente nemmeno negli archivi Perugina esiste».

Le chicche sul passato Isabella è un fiume in piena. Ed è informatissima. Scopriamo così dal suo racconto che negli anni ’60 ci fu anche una versione del ‘Bacio’ con la ciliegia e liquore, che non ebbe successo. Un tentativo replicato anche di recente con i Bacetti rossi. Ci ricorda poi che per un periodo le variazioni sul tema (fondente, bianco) non avevano cartigli all’interno, cosa che lasciò delusi i collezionisti, tanto da indurre la Nestlé a rimediare.

LA SEZIONE ‘CARTIGLI’ SUL SITO DEI BACI PERUGINA

L’appello Il motivo di tanto entusiasmo è presto detto: «Sono alla ricerca dei miei pezzi mancanti, spero un giorno di trovare qualche signora anziana che magari ha ricevuto un cioccolatino da giovane e abbia conservato la dedica all’interno, magari nel ricordo di un amore passato ed abbia piacere di cedermelo per entrare a far parte di questa mia grande raccolta». E ci tiene a rendere pubblica la sua mail ([email protected]) per donazioni o scambi.

Il mercato estero Altro fronte di ricerca è il mercato estero (nota dolente, ma per ben altri motivi, anche per i sindacati; ndr): «Mi piacerebbe poter avere i cartigli dei cioccolatini che vanno all’estero perché so che sono realizzati in versione differente, ho provato a chiedere al servizio clienti ma non mi hanno saputo aiutare».

La paura che tutto finisca «Ho letto che Perugina sta subendo una crisi – dice Isabella – e mi auguro che l’azienda tenga duro, perché è patrimonio della nostra storia d’Italia. Sebbene la Perugina sia stata acquisita da una multinazionale, mi auguro che un prodotto così longevo come il Bacio abbia ancora una lunga vita e che possa essere in commercio ancora per tanti anni. Luisa Spagnoli è stata una grande imprenditrice ed una creativa, ad esempio è stata lei a inventare le caramelle Rossana – altra nota dolente delle vertenza Perugina; ndr – che mi dava la nonna».

Il suggerimento Nel 2022, fra quattro anni, il Bacio compirà 100 anni. E Isabella sollecita sul tema Nestlé e Perugina: «Mi aspetto una bella novità, una serie speciale breve e sottolineo breve, che raffiguri un cartiglio per tipo che ripercorra la grafica che ha segnato la storia di questi bigliettini ma tutti nel colore dorato e perché no, in una confezione speciale che li contenga tutti».

Non solo cartigli Isabella ha anche qualche gadget, «ma non ce la faccio a tenere tutto e qualcosa ho dovuto buttare», alcuni dei quali davvero particolari: c’è un francobollo pubblicitario del 1924, una scheda telefonica con gli innamorati di Seneca, dei ciondoli con le frasi ed una scatola di Baci di 40 anni fa: «Me l’ha data un ragazzo che era ancora sigillata; a me interessavano i cartigli ovviamente, ma non potete immaginare l’emozione di scartare quei cioccolatini 40 anni dopo la loro produzione». Sul dorso della confezione ancora il prezzo esposto (1300 lire) e la dicitura ‘Industrie Buitoni Perugina S.p.A’. Quante cose sono cambiate…

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