Nestlé – Perugina, ecco il giorno più atteso

Accordo sui ricollocamenti interni ed esterni. L’azienda sarà garante in caso di licenziamenti anticipati. Nuovi incentivi. Toia: «Giorno decisivo»

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di Pietro Cuccaro

La firma è arrivata alle 20 in punto, sei ore dopo l’inizio dell’incontro e dopo che per due volte le parti si erano separate e riunite al tavolo di Confindustria. L’accordo c’è. Non su tutto ma su ampia parte delle tematiche oggetto di questa vertenza infinita: le ricollocazioni esterne e interne, sulle quali Nestlé si impegna ad avere un ruolo di ‘salvaguardia’. «Un giorno di svolta», dice Toia. Sindacati soddisfatti.

TOIA (NESTLE’): ACCORDO DECISIVO PER LA CHIUSURA DELLA VERTENZA – INTERVISTA VIDEO

Tavolo in Confindustria

Cassa inutile? Ad oggi sono 91 le persone uscite dalla fabbrica e 145 quelle che hanno dato la disponibilità ai 6 mesi di lavoro part-time. 85 i posti disponibili fuori San Sisto. Con i prepensionamenti lunghi (le isopensioni) si potrebbe arrivare alla copertura totale degli esuberi previsti, senza bisogno del prolungamento della cassa integrazione. Ovviamente, però, se dovesse esserci personale Perugina che non riuscirà a trovare una collocazione nelle prossime settimane, avrà la possibilità di una eventuale proroga della Cigs, sempre finalizzata alla ricollocazione esterna. Le domande per la candidatura a 6 mesi dovranno pervenire entro venerdì 16 marzo.

Nestlé fa da paracadute Per i lavoratori ricollocati in aziende esterne a Perugina (con incentivo da 30 mila euro – lo ricordiamo – più altri 30 all’azienda), Nestlé si impegna a fare da ‘garante’, riassumendo come stagionali coloro i quali dovessero subire un licenziamento nei primi 14 mesi. Inoltre, fornirà supporto, con il proprio servizio di outplacement per aiutarli a trovare un nuovo lavoro, dando un ulteriore bonus di 10 mila euro. Era una delle paure: col jobs act le aziende possono ora licenziare più facilmente. E questo rappresenta un passo indietro rispetto al contratto in essere. I sindacati avrebbero preferito che la ‘tutela’ durasse di più e che Nestlé facesse un accordo scritto con le aziende, ma intanto è già qualcosa.

Nel parcheggio, appena arrivati

Buone sensazioni È stata una riunione diametralmente opposta rispetto all’ultima, tenutasi la scorsa settimana, fin dalle prime sensazioni. Alle 14, all’orario di convocazione, sindacalisti e dirigenti Nestlé chiacchieravano nel parcheggio di Confindustria con sguardi abbastanza sereni. In genere, invece, le due delegazioni entravano sempre separate. Cambiato anche il luogo del vertice: non più al secondo piano, ma al primo, in quella che viene definita ‘la stanza da battaglia’, forse perché è sullo stesso piano del distributore di caffè. Non che sia stato facile: le visite alla macchinetta in 6 ore sono state svariate.

TUTTO SULLA VERTENZA PERUGINA – ARCHIVIO UMBRIAON

Sindacati hanno chiesto garanzie «Non è vero che il sindacato è contro il passaggio di lavoratori alle aziende del territorio – aveva detto Luca Turcheria (Rsu Cgil) a umbriaOn prima dell’incontro – chiediamo solo garanzie di stabilità: se qualcuno sta pensando che si possano prendere 30 mila euro di incentivi e poi licenziare un lavoratore dopo sei mesi sappia che questa cosa non si può fare». Per questo motivo, oltre alle garanzie ottenute da Nestlé, i sindacati incontreranno le aziende che hanno dato disponibilità ai ricollocamenti e le rispettive rappresentative sindacali interne. A cominciare ovviamente dalla Servizi Associati, che può accogliere 50 fuoriusciti: incontro in programma lunedì 12 marzo. Poi le altre. Non ci sarà però Nestlé che ha detto no all’ipotesi di vertice trilaterale.

L’IMPEGNO DI TURCHERIA PRIMA DELL’INCONTRO – VIDEO

Fare le cose perbene C’era stata anche la proposta di dividere in due tranche l’incentivo di 30mila euro all’azienda che riceve ‘il ricollocato’, per tenerla ‘sulla corda’, ma da questo punto di vista Nestlé non ha voluto che ci fossero intromissioni nel rapporto con le realtà del territorio che, dal prossimo luglio, cominceranno ad accogliere i fuoriusciti da San Sisto. Viceversa, i dirigenti si sono impegnati a vigilare sulla bontà dei posti di lavoro assicurati in particolare da Servizi Associati, che con Nestlé ci lavora e quindi ha tutto l’interesse a fare le cose perbene.

Confronto serrato

Gli incentivi per i cambi di contratto Ma non si è parlato solo dei ricollocamenti. Altro argomento sul tavolo i part-time e i relativi incentivi, otre quello base (fra i 20 e i 25mila euro) per il passaggio dall’orario pieno al part-time. C’è anche un bonus (di 2 o 3mila euro) in caso di cambio categoria. Decisi anche gli incentivi per chi sceglie di passare alla tipologia di lavoro ‘stagionale’ (25mila euro) con l’impegno, da parte dell’azienda, a richiamare il lavoratore fino al 2025. Qualora l’azienda non rispetti l’accordo (non richiamando cioè il lavoratore) ci sarà un ulteriore indennizzo: 35mila euro per i lavoratori full time, 20mila per quelli part-time.

I dettagli Per quanto riguarda il part-time ‘verticale’, il periodo lavorativo sarà dal primo agosto al 31 gennaio di ogni anno. Quello del massimo impegno produttivo nella fabbrica di San Sisto. Tutte le competenze sono al 100% per i 6 mesi di effettivo lavoro. È stato inoltre concordato che gli straordinari effettuati saranno pagati al 45% e qualora alla fine del periodo del lavoro non saranno stati goduti i riposi individuali l’azienda riconoscerà l’equivalente stipendio aggiuntivo.

Il part-time ‘orizzontale’ Sarà concentrato durante la curva alta produttiva. Lo stipendio e l’orario di lavoro sono al 50% (con l’esclusione di chi usufruisce della legge 104). Gli straordinari effettuati saranno pagati: la maggiorazione del 45% sarà monetizzata nella busta paga successiva, mentre la giornata andrà in flessibilità positiva. Le ore di lavoro aggiuntive rispetto ai 6 mesi verranno computate al pari della flessibilità data dagli straordinari a fine anno solare e verranno pagata. Ogni anno verrà monitorato l’andamento delle ore e (come da accordo del 1999 e del 2003) eventuali situazioni di orari di lavoro eccedenti in modo strutturale i 6 mesi saranno stabilizzate.

Il comunicato Cgil «L’obiettivo dell’accordo è quello di accompagnare e tutelare i lavoratori in questa difficile fase di gestione degli esuberi voluti da Nestlé – spiega Michele Greco, segretario generale della Flai Cgil dell’Umbria – per questo abbiamo guardato in primo luogo alle ricollocazioni esterne decise dall’azienda, cercando di entrare nel merito di questi percorsi per garantire ai lavoratori, oltre a un indennizzo adeguato, la reale opportunità di una continuità occupazionale e di un lavoro dignitoso. A questo scopo abbiamo chiesto e ottenuto un ruolo di vigilanza della Rsu di San Sisto, che sarà direttamente impegnata (già da lunedì) in incontri con le aziende coinvolte nelle ricollocazioni, per valutare nel merito le offerte, le condizioni e soprattutto la prospettiva, mettendo paletti chiari sulla stabilità e sulla solidità dei contratti che verranno attivati. Per i part-time abbiamo ottenuto che a loro spetti prioritariamente la possibilità di incrementare il proprio lavoro non appena si presentino le condizioni in fabbrica, attraverso la crescita che il piano di investimenti dovrà necessariamente innescare. Il nostro obiettivo stante la volontà irremovibile di Nestlè di confermare gli esuberi – conclude Greco – era ed è quello di garantire una gestione chiara e trasparente delle ricollocazioni e dei part-time, per assicurare una scelta vera ad ogni lavoratrice e ad ogni lavoratore, senza forzature e senza lasciare nessuno indietro. Pensiamo che l’accordo firmato stasera vada in questa direzione».

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