Chiusa la vertenza, rilanciare Perugina

Tutto come previsto: chiuso il piano sociale. A metà giugno incontro per un confronto sul piano industriale. I sindacati: «Ora tocca a Nestlé». Attesa per il Cae

Condividi questo articolo su

Sancita con l’ultima firma la chiusura della vertenza cominciata ormai oltre due anni fa con l’annuncio degli esuberi, l’attenzione dei sindacati e dei lavoratori Perugina è concentrata ora sul rilancio di San Sisto. Lo dicono a chiare lettere i sindacati, appena usciti dall’ultima riunione in Confindustria. L’ultima sul piano sociale. Ma altre ne seguiranno, fin da metà giugno.

L’ANNUNCIO DELLA MULTINAZIONALE: ECCO I NUMERI

I rappresentanti sindacali

Niente pretattica Annunciato per le 10.30, l’ultimo incontro in Confindustria sulla vertenza Perugina – perlomeno sul cosiddetto ‘piano sociale – è cominciato addirittura in anticipo. Segno che ormai c’era poco da discutere e tanta fretta di firmare. In tutte le altre occasioni c’era sempre un po’ di attesa tattica, con i rappresentanti sindacali che si confrontavano ogni volta un po’, nel cortile di via Palermo, prima di entrare in riunione, per stabilire la strategia da tenere nei confronti dell’azienda. Stavolta tutto era già deciso, secondo i numeri ufficializzati da Nestlé nella conferenza stampa di venerdì: 146 esodi volontari, di cui 40 attraverso il piano di outplacement; 182 ricollocazioni interne nel gruppo Nestlé (di cui 10 fuori Perugia) con contratti part-time; 35 prepensionamenti; un solo ricollocato all’esterno, una formula che non è mai piaciuta né ai lavoratori né ai sindacati (e i numeri lo dimostrano).

Gli accordi L’accordo sulle riduzioni di orario di lavoro era già stato siglato, restavano da formalizzare le uscite incentivate, anche attraverso la disoccupazione, per cui sono state avviate le procedure di licenziamento collettivo: «Abbiamo cercato di ‘allargare i numeri’ per far rientrare il maggior numero di dipendenti possibile in questo beneficio», dicono i sindacati, che in questo modo hanno potuto fare a meno dalla proroga della cassa integrazione. Ora però c’è la seconda fase, quella del rilancio: occorrerà capire in che modo cambierà l’organizzazione internazionale di Nestlé per il reparto confectionary (se ne parlerà al Cae, la riunione internazionale con i sindacati) dopodiché si potrà pensare alla fase di rilancio del sito di San Sisto: «I sacrifici fatti dai lavoratori meritano ora che Nestlé rispetti i patti».

IL COMMENTO DEI SINDACATI DOPO LA FIRMA DEFINITIVA – INTERVISTA VIDEO

Dirigenti Nestlé nel cortile di Confindustria

Il comunicato Pochi minuti dopo la fine dell’incontro, mentre Gianluigi Toia e Stefano Di Giulio erano ancora nel cortile di via Palermo, da Milano arrivava il comunicato ufficiale – anche questo evidentemente già pronto da ieri (segno che nessuno temeva sorprese) – con cui Nestlé Italia ha annunciato la firma dell’accordo di conclusione della vertenza riguardante lo stabilimento Perugina di San Sisto: «La vertenza si conclude positivamente riuscendo a conseguire il riequilibrio occupazionale indispensabile per rendere sostenibile e competitivo lo stabilimento e, nello stesso tempo, a evitare licenziamenti attraverso un piano sociale dal valore di circa 20 milioni di euro che ha permesso di offrire una opportunità concreta a ciascuno dei 364 lavoratori coinvolti nella riorganizzazione». Questa la posizione dell’azienda, peraltro già annunciata nella conferenza stampa di venerdì mattina.

LE DICHIARAZIONI DEI DIRIGENTI NESTLÈ

Il rilancio A San Sisto continueranno a lavorare 613 persone a tempo indeterminato – ai quali si aggiungono i lavoratori stagionali necessari per far fronte ai periodi di picco produttivo – confermandosi lo stabilimento Nestlé con più occupati in Italia e la più grande fabbrica italiana di cioccolato per numero di addetti. La speranza – non solo dei sindacati – è che non ci si fermi qui e che proprio da questa firma cominci il rilancio di Perugina. Lo dicono a chiare lettere i sindacati: «Abbiamo fatto i compiti a casa, ora tocca a Nestlé confermare gli impegni».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli