Nestlé, presentato rilancio di San Sisto

I vertici della multinazionale a Perugia incontrano la Marini in Regione e i sindacati in Confindustria per illustrare i passi avanti dopo la firma dell’accordo

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Due mesi dopo l’annuncio della fine della vertenza sindacale, poi concretizzata in successivi appuntamenti con i rappresentanti dei lavoratori, i vertici di Nestlé Italia sono tornati a Perugia per rassicurare la città sull’avanzamento del piano di rilancio dello stabilimento di San Sisto, dopo aver registrato qualche nervosismo su alcune misure annunciate e poi venute meno.

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Baci, Nero e Tablò «Nel confermare che il piano di investimenti di 60 milioni previsti nel triennio 2016-18 è stato completato, Nestlé ha illustrato l’impegno per Baci e cioccolato Perugina con nuovi piani e investimenti commerciali previsti per la prossima stagione. Nuovi distributori, nuovi mercati, packaging rinnovati, formati e ricette innovative, campagne di comunicazione e marketing a sostegno delle vendite nazionali e internazionali di Baci Perugina, Nero e Tablò. Sono queste, in sintesi, le strategie seguite dalla nuova Confectionery International Business Unit creata appositamente da Nestlé nel 2016 per dare corpo al piano di rilancio per lo storico marchio del Made in Italy».

Bacio simbolo d’amore «La chiave di volta per catturare nuovi volumi con l’export è quella di posizionare nel mondo il Bacio come simbolo di love & affection, mettendo al centro le emozioni, così come sono percepite nella cultura di ciascun paese, in modo che dovunque nel mondo dare un Bacio diventi sinonimo di affetto, amicizia e amore come è già oggi per gli Italiani – ha dichiarato Valeria Norreri confectionery Ibu manager di Nestlé Italiana – in questo modo il piano di sviluppo otterrà anche l’obiettivo di destagionalizzare il Bacio, allargando le occasioni di vendita ed estendendo la frequenza di acquisto in differenti Paesi con un periodo di consumo dilatato, in funzione dei diversi mercati».

Bacio simbolo d’amore «I piani di marketing e di sostegno all’export della pralina simbolo del Made in Italy nel mondo, sono stati presentati nell’importante Meeting dei distributori mondiali, che si è svolto a Roma nel maggio scorso, e che ha catturato l’interesse di 80 distributori, provenienti da 12 mercati». Oltre alle consuete attività di marketing, per Baci Perugina è pianificata una campagna di spot sui canali televisivi nazionali di otto settimane, da ottobre a dicembre, in vista del prossimo Natale.

Il mercato internazionale I Baci Perugina – fa sapere Nestlé – sono esportati in 55 mercati tra cui Cina (con i cartigli in lingua cinese), Canada, Stati Uniti, Australia, Russia, Spagna e Regno Unito. I mercati di Stati Uniti, Canada, Australia e Cina rappresentano il 75% del fatturato estero della pralina prodotta a San Sisto. Per quanto riguarda la Cina, sono in corso trattative sia per incrementare il numero di distributori, sia per attivare l’e-commerce canale di vendita di elezione per questo Paese. Dall’autunno 2017, i Baci vengono distribuiti nelle oltre mille librerie di prestigio della catena Barnes and Nobles. Dopo essere entrati nel mercato d’Argentina, il 2017 ha visto anche il ritorno in quello brasiliano, con il primo ordine di Baci da parte di Sam’s Club (gruppo Walmart), catena esclusiva di vendita al dettaglio. Anche in questi Paesi sudamericani sono in corso trattative per ampliare il numero di distributori. I Baci hanno la certificazione Kosher e dopo aver ottenuto anche la certificazione Halal, dallo scorso anno sono esportati anche negli Emirati Arabi Uniti, prima importante finestra nei promettenti mercati del Medio Oriente. Per quanto riguarda l’Europa, i nuovi mercati d’ingresso dei Baci sono Regno Unito e Germania.

Nero Perugina Il rilancio di Nero Perugina, la tavoletta di cioccolato fondente prodotta a San Sisto dal 2005 è un altro punto qualificante della strategia a sostegno dei volumi di Perugina. Nero Perugina sarà rilanciato con un nuovo packaging e affiancato da altri due nuovi gusti, sarà promosso con un ampio piano di comunicazione che prevede spot sulle tv nazionali, on air per cinque settimane tra i prossimi ottobre e dicembre, ulteriore valorizzazione della Scuola di Cioccolato Perugina, iniziative sui punti vendita nelle principali insegne e la realizzazione di un libro per la valorizzazione del prestigioso marchio. «Siamo soddisfatti del lavoro sin qui svolto e degli investimenti che ci sono stati accordati, ha concluso Valeria Norreri, e per questo guardiamo con ottimismo il futuro di Perugina di tutti i suoi marchi».

La posizione dei sindacati «Ci sono state delle criticità che hanno determinato dei rallentamenti rispetto alle previsioni di sviluppo – puntualizzano i sindacati – questi rallentamenti hanno impedito sensibili aumenti di volumi in fabbrica. La strategia che oggi ci è stata illustrata è interessante e conferma la validità del piano firmato nel 2016 in cui si individuava nel Bacio Perugina un prodotto a scala mondiale e si progettava il rilancio del marchio Perugina. Resta tuttavia la nostra preoccupazione per quanto riguarda la situazione generale del dolciario in Europa che investe anche la Perugina.
Questo comparto sappiamo da tempo essere oggetto di una revisione da parte del management europeo e ciò non può non generare una situazione di incertezza che si riflette sulla fabbrica. A nostro avviso il ritardo di volumi nel settore della Confiserie è determinato anche da queste dinamiche di carattere europeo».

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