‘No Corruption Zone’, Ast lancia la campagna

Lunedì verrà presentata a palazzo Gazzoli alla presenza di diversi relatori d’eccezione. Proseguono le esperienze nazionale e internazionali

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La corruzione in Italia è un problema noto, talmente strutturato che difficilmente sarà debellato in breve tempo. Il nostro paese, come dimostrato dal nuovo Indice di percezione della corruzione (Cpi) pubblicato da Transparency international, sta compiendo progressi che pone l’Italia al 53° posto nella classifica globale, con un punteggio di 52 punti su 100 e in miglioramento di due punti sull’anno precedente. La nostra nazione si sta gradualmente allontanando dagli ultimi posti. Nel 2012-2014 si trovava intorno alla 70°posizione, poi le leggi sull’anticorruzione e la nascita dell’Anac le hanno permesso di fare un bel balzo in avanti. Eppure rimane l’Italia il paese con il più alto livello di corruzione in Europa.

L’evento

All’interno di questo panorama in cui chiaramente la strada da percorrere è ancora lunga, è giusto chiedersi: come si combatte la corruzione? Si cercherà di dare risposta a questa domanda lunedì 25 febbraio a palazzo Gazzoli dove sarà presentata ‘No corruption zone’, la nuova campagna di comunicazione interna di Acciai Speciali Terni. La campagna, che sarà avviata nelle prossime settimane, sarà inserita nell’ambito delle attività anticorruzione e sarà dedicata a dipendenti, partner commerciali e visitatori dello stabilimento. A presentarla, sarà l’amministratore delegato dell’acciaieria, Massimiliano Burelli.

I relatori

L’iniziativa sarà anche un’occasione per fare un punto sui numeri della corruzione in Europa con Hanni Rosenbaum, Senior Director, Policy and Strategic Planning del BIAC (l’associazione che rappresenta l’industria presso l’OCSE), Alfredo Durante Mangoni, coordinatore attività internazionali anti-corruzione del ministero degli affari esteri, Giampaolo Leone, group compliance officer Tim, Sebastian Lochen, chief compliance officer Thyssenkrupp Ag, Antonio Buonafine, regional compliance officer Thyssenkrupp e Nicola Allocca, governance director Ast e membro del Biac task force on anti-corruption dell’Ocse.

La ‘No Corruption Zone’

Il percorso anti corruzione di Ast mira a costruire un insieme di standard e valori comuni che promuovano la cultura dell’integrità, della trasparenza e della sostenibilità, per arrivare a edificare una ‘No Corruption Zone’, ovvero rendere Ast un terreno dove sia impossibile perpetrare la corruzione. L’impegno di Ast nella lotta alla corruzione e la diffusione di una cultura della legalità si è concretizzato ad ottobre 2016 con la firma, insieme alla prefettura di Terni e il supporto del ministero dell’Interno, di un ‘Protocollo sulla legalità’. Subito dopo è partito il format dei ‘Legalitydays’, incontri aperti alla cittadinanza organizzati insieme a Confindustria, per sensibilizzare il territorio sul tema.

Transparency International Italia

Dal luglio 2017 Acciai Speciali Terni fa parte di Transparency International Italia, l’organizzazione internazionale che mira a dare voce alle vittime e ai testimoni di corruzione, collaborando con i governi, le aziende e i cittadini in tutto il mondo. Da quel momento l’azienda ha avviato azioni concrete interne e sul territorio, ha partecipato a tavoli di lavoro con alcune delle più importanti aziende italiane, per elaborare iniziative comuni di promozione culturale e contrasto alla corruzione.

L’esperienza internazionale di Ast

È stato il caso del primo Busines Integrity Day dell’anno scorso a Parigi, dove ha Ast ha raccontato la sua esperienza, insieme a Luxottica e Tim, portando ad esempio la nuova Direzione Governance che tra i suoi compiti ha quello di potenziare il sistema di controllo interno aziendale. Per cogliere l’importanza di questa novità, è necessario compiere un passo indietro di tre anni quando nasceva in Ast la direzione sistema di controllo interno (ICS). In azienda era in corso una ristrutturazione difficile e il principale obiettivo del nuovo ente era mettere in sicurezza e ridisegnare da zero i principali processi aziendali. La nuova funzione Governance oggi ha il compito di capitalizzare l’esperienza maturata in sede di crisi e di emergenza, per costruire soluzioni innovative e diventare un supporto alla lean transformation che sta vivendo Ast, per migliorare i processi aziendali in ottica smart e Industry 4.0. Ast inoltre è entrata a fare parte del BIAC Task Force on Anti-Corruption dell’OCSE e, grazie al progetto del BIF Road Show, ha contribuito a diffondere sul territorio le migliori pratiche messe in campo delle aziende italiane, per renderle patrimonio comune e arricchire la cultura industriale del nostro paese.

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