Non solo sanità per la ‘concorsopoli’ umbra

Umbria, per gli inquirenti altre selezioni potrebbero essere state «manipolate». Il ruolo della Marini e il bando dell’Agenzia delle Entrate

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di F.L.

Nelle conversazioni intercettate dalla guardia di finanza di Perugia – nell’ambito dell’inchiesta che venerdì ha portato ai domiciliari Gianpiero Bocci, Luca Barberini, Emilio Duca – dimessosi nella giornata di lunedì da direttore generale dell’ospedale di Perugia – e Maurizio Valorosi – sono «molteplici i riferimenti a concorsi da bandire e da gestire nel prossimo futuro con le medesime modalità» degli otto ‘pilotati’ già finiti nel mirino della procura. Testimonianza, secondo il gip Valerio D’Andria, dell’esistenza di «generali prassi illecite ben tollerate da tutto il ‘sistema’», sulle quali ora i pm coordinati dal procuratore capo Luigi De Ficchy stanno cercando di fare piena luce, ampliando il raggio d’azione non solo a tutta la sanità perugina e umbria più in generale, ma anche ad altri settori, visto che nelle stesse conversazioni – tra le altre cose – si fa riferimento ad esempio anche ad un concorso bandito dall’Agenzia delle Entrate.

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Candidati esclusi ‘compiacenti’

«Un concorso che gest…io non gestirò niente, che gestirà il sistema nel suo insieme e si cercherà di tutelare chi sta dentro il sistema» diceva il 25 maggio 2018 il dg del Santa Maria della Misericordia, Duca, al dirigente coordinatore dell’ufficio acquisti e appalti del nosocomio, Rosa Maria Franconi, anche lei indagata a piede libero nella stessa inchiesta, accennando ad una prossima procedura di selezione. «Hanno creato questo sistema nel quale le cose si fanno soltanto su manipolazione, pilotare, eccetera…» ‘chiarisce’ ancora un’altra intercettazione. Una prassi consolidata e conosciuta anche dai non raccomandati, come emerge sempre dalle carte dell’inchiesta in merito ad una delle procedure di selezione sotto la lente delle Fiamme Gialle, in cui la candidata arrivata seconda mostra di essere «pienamente a conoscenza» del condizionamento della procedura, ma Duca «promette, quasi a compensazione, un riguardo nei confronti della professionista in scelte future non meglio precisate». Ed è proprio questo uno dei versanti rispetto al quale gli inquirenti – che anche per questo hanno spiegato di essersi dovuti scontrare con un muro d’omertà – si stanno concentrando, ascoltando decine di testimoni e in attesa degli interrogatori di garanzia degli arrestati (al termine dei quali i legali chiederanno la revoca delle misure).

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Non solo sanità

Ma le raccomandazioni non sarebbero arrivate solo dalla politica – «…vanno rinchiusi in galera tutti.. (omissis).. non riesco a togliermi le sollecitazioni dei massimi vertici di questa regione a tutti i livelli… ecclesiastici – omissisis – ecumenici, politici, tecnici…» dice sempre Duca il 6 giugno 2018 – e, come accennato, avrebbero riguardato settori ben più ampi di quello esclusivamente sanitario. «…Adesso devo andare all’Agenzia delle Entrate a portà a un altro… per Gianpiero (Bocci, ndr) perché c’è un concorso anche all’Agenzia delle Entrate» afferma Moreno Conti, componente della direzione regionale del Pd, molto vicino all’ex sottosegretario agli Interni, il 7 maggio 2018 al dg Duca. Interessato, pure lui, a questa selezione in quanto vi avrebbe dovuto partecipare la figlia. «Ma tu diglielo che Gianpiero è messo bene lì… per le Entrate Gianpiero è messo molto bene» lo rassicura Conti.

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I dialoghi della Marini

Quanto alla presidente della giunta regionale Catiuscia Marini, indagata nella stessa inchiesta con le accuse di abuso d’ufficio e rivelazione del segreto d’ufficio, dalle carte emergono testualmente le conversazioni che la governatrice avrebbe avuto con lo stesso Duca per sponsorizzare la parente di un ex funzionario di Legacoop – di cui proprio la Marini è stata dirigente – nel concorso, riservato alle categorie protette, per assistente amministrativo. «La figlia di … mettetela dentro, non lo so…» dice la Marini, stando alle intercettazioni captate dal trojan inserito nel cellulare del dg, dando ad un suo collaboratore le tracce della prova scritta, avute a sua volta da Duca durante un incontro datato aprile 2018. Contestazioni rispetto alle quali la presidente ha dichiarato, sabato, di essere estranea.

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Interrogatori

Al via anche gli interrogatori di garanzia degli arrestati. Nella giornata di giovedì verrà sentito Duca, assistito dall’avvocato Francesco Maria Falcinelli. Venerdì invece sarà la volta di Barberini, Bocci e Valorosi, difesi dall’avvocato David Brunelli.

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