«Non un euro pubblico per quell’evento»

Città di Castello, lettera di protesta di docenti e ricercatori dell’università di Perugia e della sezione locale dell’Infn per il ‘Workshop Burgarella Quantum Healing’

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«Ci auguriamo che neanche un euro di denaro pubblico sia stato destinato a questa manifestazione priva di qualunque fondamento scientifico». Questo il messaggio chiaro e diretto spedito dai ricercatori e dai docenti di fisica dell’università degli studi di Perugia e della sezione locale dell’Istituto nazionale di fisica nucleare a Michele Bettarelli e Luca Barberini, rispettivamente vicesindaco del Comune di Città di Castello e assessore alla salute regionale. Motivo della contesa il patrocinio dato al ‘Workshop Burgarella Quantum Healing’, in programma dal 4 al 6 maggio.

Riscontri e confusione Docenti e ricercatori spiegano che la «meccanica quantistica è alla base della fisica moderna e tutti noi ne facciamo uso quotidianamente nelle nostre ricerche, è una materia altamente specializzata su cui si confrontano, da oltre un secolo, i fisici (non i medici) di tutto il mondo. L’applicazione di questa teoria a una sorta di ‘guarigione quantica’ non ha alcun riscontro nella letteratura scientifica, così come non esiste la ‘Coscienza della fisica quantistica’, menzionata nel confuso decalogo pubblicato nella pagina web in cui compare il modulo per l’iscrizione al ‘workshop’ di Città di Castello».

Ignoranza Docenti e ricercatori fanno notare che «esistono invece, e sono di fondamentale importanza, le applicazioni della meccanica quantistica alla diagnostica medica ed hanno portato allo sviluppo di tecniche di uso quotidiano come la Risonanza magnetica nucleare (Nmr) e la tomografia a emissione di positroni (Pet). L’abuso dei termini ‘quantico’ o ‘quantistico’, che fanno presa sulla mente di persone non competenti, sta diventando preoccupante nella società italiana, perché allude a capacità scientifiche, in realtà inesistenti, per la guarigione di malattie e per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, con lo scopo presumibile di guadagni basati sull’ignoranza».

L’assessore regionale Luca Barberini

Dubbia validità In conclusione viene sottolineato che «finché questo avviene tra privati cittadini, non possiamo ovviamente obiettare, ma che questo avvenga con il patrocinio di enti pubblici, non è tollerabile. Nella nostra regione, presso il Dipartimento di fisica e geologia dell’università degli Studi di Perugia e la sezione di Perugia dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, esistono competenze di alto livello internazionale di fisica quantistica, cui vi chiediamo cortesemente di rivolgervi prima di patrocinare o finanziare altre manifestazioni di dubbia validità scientifica».

«Assessore non interessato» A stretto giro arriva la replica dell’assessorato regionale: «In riferimento all’iniziativa ‘Workshop Burgarella Quantum Healing’, in programma il 4 maggio a Città di Castello e alla lettera diffusa da docenti e ricercatori di fisica del Dipartimento di fisica e geologia dell’università degli Studi di Perugia  e della sezione di Perugia dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, l’assessorato regionale alla Salute, alla coesione sociale e al welfare, precisa che la Regione Umbria non ha concesso alcun patrocinio all’evento, come invece riportato in maniera erronea nella mail di accompagnamento della nota dei suddetti docenti e ricercatori e che l’assessore Luca Barberini è stato erroneamente inserito nella locandina dell’evento, senza alcuna autorizzazione da parte dello stesso né dalla sua segreteria. L’assessore Barberini non è in alcun modo interessato all’iniziativa né parteciperà alla stessa, come peraltro comunicato ai docenti e ai ricercatori firmatari della lettera in questione, la cui nota appare pertanto errata e inopportuna».

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