«Norcia ha bisogno di un presidio fisso»

L’intervento del sindacato Uilpa dei vigili del fuoco: «Urge risolvere la questione rispettando le regole». Proclamato lo stato di agitazione

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«Il vociare di questi giorni ha risvegliato l’opinione pubblica ed anche le coscienze di molti, specialmente di quelli che si erano assopiti da tempo, sull’importanza di questo distaccamento», scrivono a proposito di Norcia i rappresentanti sindacali dei vigili del fuoco: Giuseppe Ferraro (segretario regionale), Girolamo Colamarino (segretario provinciale), Filippo Maria Ferdinandi (segretario provinciale aggiunto).

L’iter della vicenda

«Come avviene in questi casi però, bisogna rimanere fedeli alla realtà dei fatti ed a tutto ciò che è accaduto in questi ultimi mesi. Il decreto del Ministro Minniti dell’11 aprile 2017 istituiva il distaccamento di Norcia come sede permanente con 30 unità, successivamente, una circolare a firma del capo del Corpo, ingegner Giomi, per garantire l’immediata operatività del distaccamento, assegnava in modalità transitoria 16 unità di vigili permanenti a fronte delle 30 unità previste. Pertanto, avendo ricorso alla componente volontaria per garantire temporaneamente il soccorso tecnico urgente, si è trasformato temporaneamente il distaccamento da ‘permanente’ a ‘misto’. Nel mese di novembre scorso, si è evidenziata con forza una situazione di stasi da parte dell’amministrazione regionale e provinciale dei vigili del Fuoco che contestualmente auspicavano di convertire la sede di Norcia da presidio permanete a presidio volontario e ridistribuire le 16 unità operative di vigili permanenti nei distaccamenti di Spoleto e Assisi. Il tutto dimenticando però che gli stessi distaccamenti, da quanto emerge dalle statistiche ufficiali annue, effettuano circa il 30% degli interventi sul comprensorio di Foligno e che le sedi in oggetto per garantire il soccorso nella zona di Foligno sono costrette a lasciare scoperte le proprie sedi di competenza».

Stato di agitazione

«Alla luce di questi fatti, si è deciso dunque di aprire uno stato di agitazione regionale unitario (Uilpa – Cgil – Cisal –Conapo – Usb) mentre le altre organizzazioni sindacali hanno preferito sostenere e rafforzare la proposta dell’amministrazione con comunicati congiunti verso i vertici del Dipartimento. Nel contempo i comunicati redatti individuavano come responsabile di tale situazione critica esclusivamente il capo de corpo, ingegner Fabio Dattilo, attribuendogli dichiarazioni e responsabilità politiche sulla vicenda Norcia. Con rammarico siamo costretti a prendere atto della assenza di correttezza nell’informazione prodotta dalle altre sigle sindacali, considerato senza ombra di dubbio che l’insediamento dell’ing. Dattilo ai vertici del corpo nazionale è avvenuto da poche settimane, mentre come a tutti è noto i fatti che hanno condotto a tale situazione sono riconducibili esclusivamente ad altre persone. Come Uil riteniamo che l’atteggiamento assunto dal Sottosegretario e dal Capo de Corpo, relativo ad una più attenta valutazione, sia da leggere come una conferma della volontà di risolvere la ‘questione Norcia’ con l’attivazione definitiva, nei prossimi mesi ad emergenza conclusa, del distaccamento permanente con le 30 unita effettive previste. Come organizzazione sindacale abbiamo già richiesto ufficialmente tramite il nostro segretario generale Alessandro Lupo un incontro ai vertici del dipartimento».

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