Norcia, pattinaggio: «Spariscono i ricordi»

Nuova protesta dei cittadini contro il sindaco che ha ordinato di far costruire un palazzetto dello sport temporaneo al posto della pista

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«Quello che non ci ha tolto il terremoto ce lo togliete voi». Monta di nuovo la polemica, a Norcia, per via di un cantiere comparso all’improvviso e che toglierà, di fatto, la possibilità di utilizzare la pista di pattinaggio almeno fino all’arrivo dell’estate ai tanti bambini, ragazzi e cittadini che, da generazioni, si sono dati appuntamento lì.

La pista Con un’ordinanza a carattere d’urgenza, infatti, nei giorni scorsi il sindaco di Norcia, ha dato il via ai lavori di realizzazione di una copertura pressostatica, il cosiddetto ‘pallone’ che ricopre, ad esempio, i campi da tennis, da installare sull’area della pista di pattinaggio «considerata la necessità di dover garantire agli studenti delle scuole di poter svolgere l’attività motoria in luogo idoneo prossimo alle strutture, raggiungibile in totale sicurezza anche senza l’ausilio di alcun mezzo di trasporto» e, più in generale, per offrire luoghi di aggregazione per lo sport per la popolazione colpita dal sisma anche nelle stagioni più fredde.

IL TERREMOTO

L’ordinanza Con un impegno di spesa di quasi 130 mila euro, dunque, verrà realizzata la copertura pressostatica e una nuova pavimentazione sportiva. Una spesa che appare esagerata, spiegano gli abitanti di Norcia, visto che il ‘pallone’ verrà sgonfiato a maggio, come specificato dagli stessi uffici comunali, e che toglierà l’unico luogo di ritrovo rimasto a Norcia che ha visto crescere intere generazioni.

Una petizione La protesta, montata sui social, si è trasformata in una petizione lanciata sulla piattaforma change.org.  «In quel luogo – si legge nella petizione – qualcuno ha imparato ad andare in bicicletta, altri a pattinare, tantissimi a giocare a calcio. Si è appreso in queste ore che un’ordinanza del Comune di Norcia ha dato il via ai lavori per trasformare la pista di pattinaggio in un palazzetto dello sport coperto, togliendo questo punto di incontro per i ragazzi. Ci rivolgiamo al sindaco di Norcia e alla sua giunta comunale, chiedendo che il pattinaggio possa restare fruibile gratuitamente ai ragazzi in ogni caso».

Distrutti i ricordi Parchetti, aree verdi, parcheggi. Non è la prima volta che, dopo il terremoto, si sacrificano aree importanti del piccolo centro della Valnerina, per la dislocazione delle attività commerciali o la realizzazione di strutture temporanee. «Quello che non ci ha tolto il terremoto ce lo togliete voi, grazie di cuore» è lo striscione di protesta che è apparso davanti alla pista. «E’ l’unico luogo di aggregazione rimasto – spiegano i nursini – vogliamo resti libero, gratuito, aperto a tutti tutto l’anno e senza proprietari o affidatari». Dopo il crollo di case, chiese, attività commerciali e strutture pubbliche, fa rabbia veder crollare anche i propri ricordi. «Rinascere non significa cancellare i punti di riferimento di un’intera città, Norcia non tornerà come prima, la stanno stravolgendo».

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