Bcc e Centro Boeri, per Norcia giovedì nero

Finanza in Comune per chiarire i rapporti dell’ente con la Banca di credito cooperativo (cui è affidata la tesoreria). Intanto il Gip conferma il sequestro del centro polivalente

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Nella prima mattinata di giovedì è stato notificato un decreto di perquisizione al sindaco del Comune di Norcia, Nicola Alemanno, ad alcuni dipendenti dell’ente e ai vertici della Bcc di Spello e Bettona. Oggetto dell’indagine: il posizionamento di un container della banca all’indomani del sisma del 30 ottobre 2016 e l’affidamento della tesoreria allo stesso istituto bancario da parte del Comune di Norcia.

I rapporti con Bcc

L’ispezione – informava poco prima delle 13 una nota dell’ente – è ancora in corso e prevede l’acquisizione di documenti e supporti software rispetto ai quali tutti i soggetti interessati si sono messi a completa disposizione delle ‘Fiamme Gialle’. Il fascicolo era già aperto e il sindaco Nicola Alemanno aveva già risposto all’interrogatorio davanti al pubblico ministero lo scorso mese di dicembre. Il sindaco è assistito dagli avvocati Luisa Di Curzio e Massimo Marcucci presenti alle operazioni delle Fiamme Gialle.

E intanto il Centro Boeri resta sotto sequesteo

Non è una bella giornata per Norcia. Mentre in comune era in atto la perquisizione, le agenzie rilanciavano la notizia che il centro polivalente ‘Boeri’ tornava sotto sequestro: a stabilirlo il gip di Spoleto, che ha così ribaltato la decisione della Corte di Cassazione, che a sua volta aveva annullato il provvedimento di sequestro del marzo 2018 con rinvio per un nuovo esame. Per la costruzione del cosiddetto PalaBoeri, realizzato con i fondi raccolti da Corriere della Sera e Tg La7 e inaugurato nel giugno 2017, sono indagati il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, e l’architetto Stefano Boeri. Mercoledì 16 gennaio è fissata al tribunale di Spoleto l’udienza preliminare a carico dei due. Secondo la procura, che ha chiesto il rinvio a giudizio, il sindaco avrebbe dovuto autorizzare la costruzione del centro seguendo l’iter ordinario e non, come ha fatto Alemanno, attraverso deroghe previste per la gestione dell’emergenza post sisma. I magistrati contestano ad Alemanno e a Boeri, in qualità di direttore dei lavori, l’abuso edilizio e la violazione di una serie di vincoli ambientali e paesaggisti. Il primo cittadino dovrà rispondere anche dell’accusa di falsità ideologica in atti pubblici.

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