Norcia, San Benedetto: «Ecco cosa faremo»

Presentato al ‘Fuorisalone’ di Milano l’iter di selezione per la ricostruzione della basilica simbolo del terremoto del 2016

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Per il patrono d’Europa si mobilità l’Europa. Sarà infatti un progetto internazionale a governare la ricostruzione della basilica di San Benedetto a Norcia, parzialmente distrutta dal sisma del 30 ottobre 2016. I criteri di scelta sono stati illustrati a Milano.

IL TERREMOTO IN UMBRIA – ARCHIVIO UMBRIAON

«Guardavo le macerie e pensavo al futuro» Al ‘Fuorisalone 2018’ l’Umbria è presente con un’installazione curata dal Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco che, attraverso la scritta «Guardavo le macerie e pensavo al futuro», ha posto l’accento sul concetto di resilienza, inteso come capacità della comunità di reagire positivamente all’annichilimento psicologico provocato da un evento sismico. C’erano il segretario generale del Mibact Carla di Francesco, il direttore della rivista di Architettura Domus Michele De Lucchi, Massimo Locci dell’Istituto Superiore di Architettura in qualità di moderatore. Ha introdotto l’incontro il direttore di Interni, Gilda Boiardi. In rappresentanza della Regione c’era l’assessore Fernanda Cecchini, oltre al sindaco di Norcia Nicola Alemanno.

Il protocollo Al momento è in fase di elaborazione la redazione del documento preliminare alla progettazione, frutto di un lavoro congiunto che coinvolge più soggetti e di confronto con una commissione presieduta dal professore Antonio Paolucci, personalità di altissimo profilo scientifico e culturale, proprio a tutela dell’eccezionalità del bene oggetto di recupero. «Il protocollo – ha detto il segretario generale del Mibact, Carla di Francesco – vuole portare attraverso il concorso scegliere il progetto migliore che risponderà ad una serie di indirizzi che il Mibact ed una commissione largamente partecipata vorrà dare».

Il gruppo di indirizzo Si apprende che sarà riutilizzato gran parte del materiale raccolto dal crollo: «Il principio fondamentale è conservare tutto ciò che è rimasto in piedi, perché ci fornisce l’indizio preciso per ricostruire». I paletti per chi partecipa al concorso saranno ferrei, per non avere sorprese. Proprio in queste ore il ministro Franceschini ha firmato il decreto che costituisce il gruppo di indirizzo. Rappresentante del ministero nella commissione sarà Giovanni Carbonara. Il Comune Di Norcia ha scelto l’architetto, Luigi Di Prinzio, il Commissario straordinario ha nominato l’architetto Filippo Battoni, la Regione Umbria l’architetto Diego Zurli, la Diocesi di Norcia l’architetto Roberto Santarelli».

I fondi a disposizione «Con la firma del Protocollo – ha detto l’assessore Cecchini – è successo qualcosa di importante: il Governo e l’Europa si sono messi insieme per avviare un nuovo metodo di lavoro e, attraverso un bando internazionale, è stato deciso di salvaguardare il nostro patrimonio culturale. Il grande tema di questa ricostruzione è preservare, nei luoghi ricchi di grandi bellezze naturali, la fragilità di queste opere d’arte. Per questo oggi ci fa piacere stare qui a parlare del futuro». La Regione contribuirà con una somma fino a 10 milioni di euro, nell’ambito delle risorse aggiuntive concesse dall’Unione Europea. A questi si aggiungono i 4 milioni di euro stanziati del governo. Oltre ai 28 milioni aggiunti al programma operativo Por Umbria Fesr.

Vocazione internazionale «Un concorso internazionale come lo è la vocazione della nostra città, terra natale di San Benedetto Patrono d’Europa», ha detto il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. «La Basilica è il simbolo della nostra identità, della nostra cultura, della nostra storia intorno alla quale vogliamo che si continui a sviluppare un’attenzione importante perché non è solo patrimonio di Norcia ma dell’Italia, dell’Europa e del Mondo. Grazie all’impegno del presidente Tajani, del presidente Juncker e della Regione Umbria disponiamo già dei primi 10 milioni di euro. La conclusione dei lavori di messa in sicurezza e la rimozione delle macerie della Basilica però dovranno avere un nuovo impulso; solo a quel punto si potrà poi procedere al rilievo dello stato di fatto e alle fasi di progettazione».

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