Norcia, sisma infinito: nuovo sequestro

L’offensiva della magistratura non si arresta: nella frazione di Valcaldara è toccato ad un’area dove erano stati depositati degli imballaggi in attesa di essere smaltiti

Condividi questo articolo su

Quella dell’avviso di garanzia fatto pervenire al sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, per aver autorizzato – con procedure di emergenza post sisma – la realizzazione del centro polifunzionale della pro loco nella frazione di Ancarano (la struttura è stata posta sotto sequestro) sembra essere solo l’inizio – anche se il sindaco ha incassato la solidarietà generale – di una nuova serie di ‘scosse’.

IL TERREMOTO

Nuovo sequestro Un’area che si trova a poca distanza dal cantiere per la realizzazione di otto Sae nella frazione di Valcaldara di Norcia è stata infatti sequestrata – per smaltimento illecito di rifiuti – dai carabinieri del Parco nazionale dei Monti Sibillini che avrebbero anche segnalato all’autorità giudiziaria il responsabile del cantiere.

Gli imballaggi A far scattare il provvedimento – di un’area che, a quanto risulta, era delimitata con reti plastificate e colorate, quasi a volerla rendere visivamente evidente – sarebbe stata la presenza di imballaggi relativi agli arredi delle stesse casette e altro materiale di scarto in attesa di essere smaltiti.

Marini: «Ci dimettiamo tutti» La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dopo aver appreso dell’avviso di garanzia inviato ad Alemanno, ma anche al presidente della Pro loco di Ancarano, Venanzo Santucci e al direttore dei lavori Riccardo Tacconi, era stata durissima: «Sinceramente se l’avviso di garanzia è per l’autorizzazione ambientale nella gestione dell’emergenza sismica allora ci dimettiamo tutti gli amministratori pubblici che stiamo mettendo la nostra faccia con le persone a rappresentare lo Stato sul territorio. Nessuno di noi si vuole sottrarre ai controlli specie quelli della magistratura ma questa vicenda di Ancarano sembra una beffa».

Pernazza: «Massima solidarietà» La sindaco di Amelia, Laura Pernazza, esprime «massima solidarietà» al sindaco di Norcia, Nicola Alemanno: «E’ una storia di ordinaria burocrazia – afferma la Pernazza – e purtroppo i sindaci sono in prima linea a guidare un sistema che non funziona. Spero che la magistratura possa chiarire quanto prima le posizioni del caro amico Nicola a cui va la mia più totale solidarietà, pronta anche ad azioni dimostrative insieme agli altri sindaci».

FdI: «Normative equivoche» I portavoce regionale e provinciale di ‘Fratelli d’Italia’, Franco Zaffini ed Emanuele Prisco, «a nome di tutto il partito», esprimono vicinanza e solidarietà al sindaco di Norcia Nicola Alemanno.«Senza voler entrare nel merito giudiziario – affermano Zaffini e Prisco – stona certamente il fatto che, a ricostruzione ancora appena abbozzata, con evidenti responsabilità politiche governative e regionali, si voglia porre sotto la lente di ingrandimento un provvedimento che il Sindaco ha preso per una Comunità che altrimenti sarebbe ulteriormente dispersa per la mancanza di un luogo di aggregazione riconoscibile. Ricordiamo poi che parliamo di un centro sociale nella piccola frazione di Ancarano (messo ora ovviamente sotto sequestro e dunque inutilizzabile), che solo con la donazione di una fondazione privata è stato possibile pensare di costruire: un luogo che consente a famiglie e anziani di vivere insieme qualche ora di serenità durante la stagione fredda e che può essere usato anche per future emergenze. E tutto questo senza un euro di risorse pubbliche. La nostra solidarietà va dunque ad un sindaco che, ogni giorno, si deve confrontare coi grovigli burocratici che asfissiano la ricostruzione e che, per tutelare l’interesse della propria Comunità, deve comunque fare i conti con normative equivoche e contraddittorie».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli