Norcia: «Tutto fermo su delocalizzazione»

La denuncia: «Le attività commerciali alle quali sono state assegnate le strutture temporanee non riescono ad aprire e il cantiere per il centro commerciale non parte»

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Le chiavi gliele hanno date. Ma le ‘casette’ – nulla a che vedere con le Sae, ovviamente – che dovrebbero ospitare le 24 attività commerciali di Norcia e i cui locali sono stati danneggiati dal terremoto, restano vuote.

LE SPERANZE DI DUE COMMERCIANTI – LE INTERVISTE

La delocalizzazione  In via della Stazione sono stati predisposti moduli da 50 metri quadri ed ai commercianti, sulla base delle dimensioni che caratterizzavano la rispettiva attività, sono assegnati spazi che vanno da un quarto al totale della superficie. Nel corso della cerimonia di consegna delle chiavi, il vicepresidente della Regione, Fabio Paparelli, aveva auspicato che «la ripresa delle attività commerciali in questo spazio possa permettere la ripresa dell’attività turistica e l’organizzazione di eventi anche in vista della stagione invernale e quindi del Natale».

TUTTO SUL TERREMOTO

La denuncia Ma un giovane professionista, Emanuele Persiani, denuncia che «quelle casette sono vuote, quasi nessuno dei commercianti che ha ricevuto le chiavi ha potuto trasferire lì l’attività e ci sono anche dei problemi per lo spostamento delle attrezzature necessarie per aprire». Solo un paio, infatti, avrebbero materialmente ‘preparato’ il negozio, ma senza poter aprire.

Il centro commerciale Poi, però, Persiani va oltre: «Se loro stanno messi male – spiega – quelli come me se la passano pure peggio. Le procedure per il  centro commerciale che dovrebbe sorgere nella zona industriale e nel quale dovrebbe andare anche l’azienda che mi dà da vivere, infatti, sono ferme e il cantiere non è stata ancora aperto. Tanto che temiamo seriamente di restare bloccati fino all’anno nuovo».

Il pane In quel centro commerciale, oltre ad attività commerciali e artigianali varie, dovrebbe trovar posto anche uno dei due forni che prima del terremoto fornivano il pane a tutta Norcia: «Pane che, adesso – dice Persiani – arriva da fuori, in quanto tutti i due sono stati danneggiati e chiusi».

Il Comune Il vice sindaco Pietro Luigi Altavilla, quando umbriaOn ha cercato di mettersi in contatto con lui, era in riunione con il sindaco Alemanno: «Mi ha detto di darle il numero del telefono di servizio, lo può richiamare tra dieci minuti», ha detto la cortesissima signora con la quale abbiamo parlato. Poi quel telefono è risultato sempre irraggiungibile. 

La riunione Poi è lo stesso Altavilla a chiamare: «C’è stata una lunga riunione, proprio venerdì mattina – spiega il vice sindaco – e adesso abbiamo messo tutto a posto. Le problematiche ci sono, ma sappiamo come risolvere». Questo vuol dire che i negozi potranno aprire?: «Certamente sì». Quando?: «Questo non so. devono essere fatto dei lavori e le utenze devono essere allacciate». Di sicuro bisognerà tornarci su.

 

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