Nuova gestione per la piscina, «ma i debiti?»

Castiglione del Lago, i Cinque Stelle denunciano: «Il precedente gestore ha lasciato debiti per 110mila euro che ora sono in carico ad una società del Comune»

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La Virtus Buonconvento ha vinto la gara per la gestione della piscina comunale di Castiglione del Lago, informava nei giorni scorsi una nota dell’agenzia comunale.

Giovedì la presentazione dei progetti

La lunga vicenda, che aveva innescato roventi polemiche in Consiglio comunale e sulle piazze reali e virtuali della cittadina lacustre, giungeva quindi alla conclusione. «Fra pochi giorni – continuava la nota – il primo incontro fra i tecnici della società sportiva toscana e quelli del Comune per procedere alle operazioni di riempimento delle due piscine». Mentre giovedì 24 gennaio si terrà una conferenza stampa congiunta dove i dirigenti della Virtus presenteranno i loro programmi e il progetto di gestione, illustrando le attività che intenderanno svolgere nella piscina castiglionese, da poco completamente ristrutturata e rinnovata nei suoi impianti di depurazione delle acque, di areazione e dotata di pannelli solari che ne abbasseranno sensibilmente i consumi energetici. L’apertura al pubblico è prevista per i primi giorni di febbraio. Tutto bello, tutto giusto. Ma, c’è un ma…

Ma chi paga le bollette precedenti?

Il Movimento 5 stelle di Castiglione ha denunciato infatti che dalla gestione precedente emergono bollette di luce e gas non pagate per oltre 110mila euro. Chi le paga? Non certo il nuovo gestore, che è appena subentrato. In teoria il vecchio, ma si è scoperto che non essendo state fatte le volture dei contratti, a suo tempo, il conto è rimasto in carico alla società Listro Srl, il cui capitale è detenuto interamente dal Comune di Castiglione del Lago. Insomma, al pubblico. Che, se non si risolverà la questione, si dovrà fare carico dei costi di gestione di un privato.

Maxi debito da 110mila euro

«Pur essendo stata messa in liquidazione dal gennaio 2013 – spiega in una nota il M5s – inspiegabilmente la Listro non è stata mai chiusa, nonostante il comune abbia sborsato contributi straordinari per un totale di 50mila, prima per pagare i vecchi debiti poi per mettere in liquidazione la società. Benché nei fatti inattiva, la Lsocietà si ritrova ora sul groppone un maxidebito di oltre 110mila euro. C’è voluto il decreto ingiuntivo del giudice per far venire alla luce i passivi della società. Tra l’altro, sembra che oltre alle bollette, la precedente gestione non abbia neanche pagato 7mila euro di tari. E ora chi paga?

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