Omicidio Moracci: la colf resta ai domiciliari

Terni: per il Gip c’è il rischio di reiterazione del reato. Ai figli: «Adoperatevi per il suo sostentamento»

Condividi questo articolo su

di F.T.

Resta ai domiciliari Angela Cioce, la colf 48enne di origini pugliesi arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo di Terni in seguito alla rapina di Gabelletta dello scorso 28 aprile, sfociata nel tragico omicidio di Giulio Moracci.

Angela Cioce

Angela Cioce

OMICIDIO MORACCI: TUTTA LA VICENDA

Domiciliari confermati La misura è stata confermata dal gip Simona Tordelli alla luce dell’interrogatorio di garanzia della donna, avvenuto lo scorso 9 giugno in tribunale, al termine del quale i due legali difensori della colf – gli avvocati Emidio Gubbiotti e Sara Giovannelli – avevano chiesto la revoca degli arresti domiciliari o, in alternativa, l’applicazione di una misura che le consentisse di lavorare. L’ipotesi Riesame, al momento, appare difficilmente praticabile.

ANGELA CIOCE: «SONO INNOCENTE»

Le motivazioni Il gip ha ritenuto sussistenti il rischio di inquinamento probatorio dovuto ad eventuali con le parti offese – i familiari di Giulio Moracci – per cui la donna aveva lavorato in passato, ma anche quello di reiterazione del reato, «proprio per trarre mezzi per la propria sopravvivenza», scrive il giudice. Circa la richiesta di una ‘finestra’ di qualche ora per consentirle di uscire di casa e lavorare, il gip Tordelli afferma che «non sono state comprovate e dimostrate le attività lavorative specifiche per le quali si richiede una possibilità di uscita». In ultimo l’invito, rivolto ai figli maggiorenni della donna, «ad adoperarsi per il sostentamento loro e della madre».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli