Oncoematologia Terni, firme per spostarla

Una petizione organizzata dal comitato nato a sostegno dei malati per richiamare l’attenzione su un reparto: «Mai preso in considerazione dall’azienda ospedaliera»

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«Chiediamo che le nostre richieste vengano ascoltate; vogliamo lanciare alle istituzioni un messaggio, ovvero quello che la cittadinanza sente il bisogno di migliorare la sanità a Terni e in particolare l’Oncoematologia». Questi i motivi che hanno spinto il comitato per il sostegno del reparto di Oncoematologia dell’ospedale Santa Maria di Terni ad organizzare una raccolta firme in piazza della Repubblica.

L’INTERVISTA AD ORLANDO PROIETTI – IL VIDEO

Le richieste «L’idea di questo gazebo – spiega Orlando Proietti – nasce dal nostro comitato formato da sei membri, tre medici e tre persone comuni, tutti sensibili alle problematiche del reparto di Oncoematologia, da anni bistrattato e mai preso in considerazione dall’Azienda ospedaliera». Il comitato vorrebbe che «venissero accolte delle nostre richieste fatte da tempo: lo spostamento del reparto nel plesso ospedaliero e non più in periferia dell’ospedale; la salvaguardare della salute dei pazienti, perché il malato che si trova in Oncoematologia vive vicino al reparto di malattie infettive, cosa ingiustificata e allucinate; maggior chiarezza su un nostro sospetto che riguarda l’uscita del primario di Oncoematologia, che avverrà fra 2 anni. Abbiamo paura che il reparto venga smantellato o fortemente ridimensionato».

I pazienti e l’Azienda ospedaliera Alcune problematiche del reparto di Oncoematologia erano già state denunciate ad umbriaOn dalla moglie di un paziente. «Un reparto in cui d’inverno si muore di freddo e d’estate di caldo», denunciava la signora- «Un reparto in cui si ritrovano tante persone, tutte insieme nella stessa stanza, per fare la chemioterapia. Questo toglie la privacy ai malati che affrontano dei trattamenti non certo leggeri e delicati. C’è mancanza di attenzione, di delicatezza». Ma la direzione aziendale era stata chiara: «Non c’è scarsa attenzione verso il reparto», spiegava il direttore generale Maurizio Dal Maso. «L’azienda ha ben chiare le esigenze dei malati oncoematologici, come dei malati oncologici e di altri malati e cercherà di usare al meglio le risorse nell’interesse di tutti».

Le istituzioni Con questa raccolta firme in piazza a Terni «vorremmo far sì che le istituzioni si facciano carico dell’istanza della cittadinanza, vogliamo lanciare loro il messaggio che i cittadini sentono il bisogno di migliorare questa sanità e in particolare l’Oncoematologia. Sono tre giorni che siamo in piazza e abbiamo già raccolto, inaspettatamente, circa 500 firme, andiamo avanti perché questo ci fa capire che molte persone conoscono i problemi dell’ospedale, molto più di quanto li conoscano le istituzioni».

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