Orion Theatre festeggia 30 anni con ‘Zio Vanja’ di Cechov

Terni, la compagna teatrale porterà in scena il capolavoro dal 28 al 30 marzo al teatro Secci

Condividi questo articolo su

Giovedì 28, venerdì 29 e sabato 30 marzo, sempre alle ore 21.15 presso il teatro Secci di Terni, per il 30° anno di attività (1989 – 2019), la compagnia ‘Orion Theatre’ – con il patrocinio del Comune di Terni – presenta uno dei capolavori del teatro di tutti i tempi: ‘Zio Vanja’ di Anton Pavlovic Cechov.

Personaggi e Interpreti

Aleksàndr Vladimirovic Serebrjakòv, professore in pensione: Eraldo Bordoni; Elèna Andrèevna, sua moglie: Marzia Keller; Aleksàndrovna (Sonja), figlia di primo letto di Serebrjakòv: Nives Nissi; Ivàn Petròvic Vojnìzkij, Zio Vanja: Marco Francescangeli; Michaìl Lvòvic Astrov, medico: Federico Botti; Iljà Ilic Telèghin, possidente impoverito: Mauro Di Lelio; Marina, la balia: Maria Teresa Iazzetti; regia: Marco Francescangeli; musiche originali: Simone Alicata.

La storia della Orion Theatre

L’inizio dell’attività coincide con l’allestimento del musical ‘Cristo 2000’ di Aliscioni, Biagioni, Paulicelli (1989 – 1990), diretto da Pino Scoccia e Daniela Cirillo. Con la regia di Daniele Di Lorenzi vengono portati in scena ‘Il Quarto Re’ (1991), ‘Planctus Mariae’ (1992-1993), ‘De passione Christi’ (1994-1995), ‘Prova Generale’ (1993) e ‘Corruzione al palazzo di giustizia’ (1995) di Ugo Betti. Le regie di Rita Riboni si indirizzano verso il teatro sperimentale moderno con ‘Un sorso di terra’ (1996) di Heinrich Boll, inserito fuori abbonamento dal Teatro Stabile dell’Umbria nella Stagione di prosa 1997/98, e ‘Tutti i miei robots’ di Isaac Asimov. Con la regia di Marco Francescangeli, la Orion Theatre propone nel 1997 e nel 1998, ‘Ecce Homo’ e nel 1999 ‘Amleto’ di William Shakespeare, che porta la compagnia a misurarsi con successo con il più famoso dei classici della storia del teatro. Nel 2000 seguono: ‘Moonlight… le ombre dei ricordi’ e ‘La porta della bellezza’ e nel 2001, con la regia di Marco Francescangeli e Renzo Segoloni e con la partecipazione dell’Art Maco Ballet diretto da Matteo Corrado, la commedia ‘Un angelo venne a Babilonia’ di Friedrich Durrenmatt. Nel 2002 inizia la collaborazione con Gastone Moschin, sotto la cui direzione vengono portati in scena il dramma di Arthur Miller, ‘Erano tutti miei figli’, la deliziosa e commovente commedia ‘Piccola città’ di Thornton Wilder (stagione 2003-04) e, nel 2004, la commedia di Luigi Pirandello ‘Ma non è una cosa seria’, realizzata con le scenografie all’Accademia di Belle Arti Terni diretta da Igor Borozan. Nel 2005 ‘Sogni di notti senza tempo’ e nel 2006, in collaborazione con l’associazione culturale ‘Araba Fenice’ e inserito nella omonima stagione concertistica, ‘Le Rose di Atacama’ con la pianista Moira Michelini e il violoncellista Ivo Scarponi. Nel 2006 viene portata in scena una nuova e innovativa versione di ‘Amleto’ di Shakespeare, per la regia di Marco Francescangeli, spettacolo accolto con il favore del pubblico e della critica. Nello stesso anno viene ripreso lo spettacolo ‘Piccola città’ di Thornton Wilder, con la regia di Gastone Moschin, inserito nel cartellone della stagione di prosa del Teatro Stabile dell’Umbria a Narni e a Todi. Nel 2008 va in scena la commedia ‘Pene d’amor perdute’ di William Shakespeare, in versione musical, con la regia di Marco Francescangeli e le coreografie di Roberto La Gatta, inserito anche nella stagione di prosa di Amelia. Nel 2009, ‘In morte di Cristo’ scritto da Umberto Puggelli e diretto da Marco Francescangeli. Con la regia di Marco Francescangeli e Francesco Locci vengono poi portati in scena ‘Una notte di maggio’ (2010) dello scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua, ‘Un destino in balia delle onde’ (2011) tratto dall’Odissea di Omero e ‘Danton, memorie e confessioni di un condannato a morte’ di Umberto Puggelli. Nel 2012 è la volta de ‘La tempesta’ di William Shakespeare, spettacolo caratterizzato da un moderno allestimento multimediale e dalle sontuose musiche originali di Simone Alicata. Nel 2013 viene presentato ‘Non si sa come’ di Luigi Pirandello, spettacolo più volte replicato nell’anno 2014 e selezionato al 67° Festival Nazionale di Arte Drammatica di Pesaro (premio miglior commento musicale Simone Alicata), al Festival Nazionale di Casale Monferrato e alla stagione di prosa di Bolsena (premi: migliori costumi, miglior attore non protagonista Francesco Locci, miglior attore protagonista Marco Francescangeli). Nel 2015 viene portato in scena ‘Il padre’ di August Strindberg, regia di Marco Francescangeli, spettacolo replicato anche nel 2016, vincitore della fase regionale Uilt Umbria (novembre-dicembre 2015) e selezionato alla successiva fase nazionale (aprile 2016) come finalista al ‘Festival Nazionale’ (settembre-novembre 2016, Velletri). Nel 2017-2018 vengono presentati ‘Racconti interrotti’ e ‘Shakespearean Rhapsody’. Nell’aprile del 2018 debutta, con successo, ‘Il Re muore’ di Eugene Ionesco.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli