‘Ribaltone’ nella città della Rupe, dove Giuseppe Germani (centrosinistra) cercava la riconferma dopo il quinquennio alla guida del Comune di Orvieto. Invece è stato battuto al ballottaggio dalla candidata del centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Salvini per Orvieto, Progetto Orvieto) Roberta Tardani che ha ottenuto il 57% dei voti (5.956) contro il 43% di Germani (4.493). Al secondo turno ad Orvieto ha votato il 64,93% degli aventi diritto (primo turno 73,57%).
La sfida
Al primo turno la Tardani aveva ottenuto il 43,97% dei voti contro il 31,91% di Germani. Per la prima, nessun apparentamento in vista del ballottaggio mentre Germani aveva incassato il sostegno ufficiale di Tiziano Rosati (Bella Orvieto). Il distacco, piuttosto ampio, non è stato però colmato e ora la 48enne Tardani – già consigliere comunale in quota Forza Italia e vicesindaco di Orvieto – è il nuovo primo cittadino.
Lo sconfitto
Il Pd di Orvieto
«Il Partito Democratico di Orvieto, con il suo candidato sindaco Giuseppe Germani, prende atto della netta vittoria del centrodestra al ballottaggio di domenica scorsa. E augura un buon lavoro alla neo-eletta sindaca Roberta Tardani, prima donna a ricoprire questo incarico ad Orvieto. Che il tuo impegno, Roberta, sia per il bene di tutta la comunità! È sano, in una democrazia, che il potere sia contendibile. Che, cioè, la guida di una comunità possa passare da centro sinistra a centro destra e vice versa. L’estrema volatilità del voto in Italia, però, fa nascere qualche preoccupazione. Che sia più il tifo che non la consapevolezza, più il ‘sentito dire’ che non la conoscenza, a determinare l’estrema fluttuazione del voto. Per il Partito Democratico di Orvieto, da questa campagna elettorale intensa e dura ci resta un tesoro che non perderemo di certo. E’ la squadra dei nostri candidati consiglieri che tanto si sono impegnati per portare avanti le nostre istanze di conoscenza, non del ‘sentito dire’. È una squadra fresca di giovani con dinamicità e con competenze serie. Sono il vento nuovo che sentirete soffiare fin da domani».