Ospedale di Terni: «Garantire la qualità»

Venerdì mattina un’assemblea con le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil: «Andiamo avanti con la vertenza finché le istituzioni non daranno garanzie»

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«L’obiettivo della vertenza non è quello di lavorare meno o in tanti, ma è garantire la qualità del servizio ai nostri pazienti». Venerdì mattina nell’area antistante le aule universitarie dell’Azienda ospedaliera di Terni, si è svolta una manifestazione/assemblea con le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil sanità e alcuni lavoratori «per dare la giusta visibilità all’iniziativa, ma senza creare disagi all’utenza». 

L’assemblea di venerdì, spiega Mauro Candelori della Uil Fpl Terni, «non è altro che la prosecuzione di un’azione sindacale iniziata a gennaio. Crediamo che ormai sia il tempo di affrontare il problema della sanità nel territorio ternano. I problemi del personale, della logistica e della struttura esistono: abbiamo un ospedale vecchio di 60 anni che crea problemi all’organizzazione interna e allo spostamento del personale e del paziente; abbiamo carenza organica perché ci siamo caricati di troppe prestazioni essendo l’unico terminal della provincia».

L’INTERVISTA A MAURO CANDELORI – IL VIDEO

Il personale Nel corso dell’assemblea è emerso che secondo i sindacati «è il caso di mettersi a tavolino e stabilire delle priorità, capire quali servizi e cure l’ospedale dovrebbe garantire. Non può l’ospedale di Terni caricarsi di tutto, alcuni servizi devono essere delegati al territorio perché così facendo il personale qui non basterà mai e sarà sempre frastagliato in più reparti, con carenza di organico, problemi per le ferie e per la reperibilità». Alcuni dipendenti hanno spigato che «il personale sta lavorando a incastro e questo non avviene da qualche mese, il personale spesso viene richiamato anche nel giorno di riposo per coprire qualche turno, ma come si può garantire un servizio adeguato al paziente senza aver riposato? La nostra protesta non è per lavorare meno o in tanti, ma è per garantire la qualità del servizio».

La Unmil Gianfranco Colasanti, presidente della Unmil di Terni, sostiene la vertenza «e sono a fianco dei lavoratori per quanto riguarda la sistemazione della pianta organica. La proposta che voglio fare oggi a voi è quella di spostare l’obiettivo che deve essere la presidente della Regione Umbria, perciò bandiere e striscioni sotto palazzo Donini e far capire a loro che qui siamo veramente arrabbiati. Abbiamo due sanità: quella di Perugia e provincia dove hanno macchinari, personale e donazioni, mentre noi abbiamo una sanità di serie B».

Il dibattito Il comunicato di sostegno alla vertenza da parte del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo «ci fa molto piacere», è stato detto in conclusione. «Vogliamo, però, andare avanti e fare il punto della situazione, perché l’azienda ospedaliera torni ad essere al centro del dibattito, coinvolgendo le istituzioni finché non ci verranno date delle garanzie serie e concrete sul futuro di questa Azienda».

«Vicino ai lavoratori» Di Girolamo sottolinea che «l’amministrazione comunale è vicina ai lavoratori che venerdì manifesteranno per sollecitare l’attuazione dell’accordo sottoscritto a marzo dalle organizzazioni sindacali e l’azienda ospedaliera – universitaria di Terni per un piano di assunzioni che permetta all’azienda stessa di mantenere ed aumentare gli elevati standard di qualità che la hanno portata negli anni a collocarsi ai primi posti nel panorama nazionale».

Giusta rivendicazione Il sindaco evidenzia poi che «la qualità dei servizi sanitari, l’adeguamento continuo degli stessi alle nuove sfide imposte dalla innovazione tecnologica, dai cambiamenti epidemiologici e demografici, hanno rappresentato per il nostro territorio un elemento di continuo impegno ed attenzione, come dimostrato anche dalla recente inaugurazione di un presidio estremamente avanzato di ricerca quale il laboratorio di Biotecnologia per il progetto Malaria Kills». Infine l’invito: «La Regione Umbria e l’assessorato regionale alla sanità devono farsi carico di quanto disposto nell’accordo sottoscritto ben sapendo che l’azienda ospedaliera di Terni ha un bacino di riferimento che, per attrattività supera abbondantemente i confini regionali, con servizi di eccellenza nazionale. Ci impegniamo perciò – conclude – a sostenere questa giusta rivendicazione in tutte le sedi istituzionali».

Sinistra italiana Alla manifestazione arriva anche il sostegno di Sinistra Italiana: «Come cittadini ancora prima che come forza politica siamo consapevoli della difficile situazione in cui si trova la sanità pubblica nel nostro territorio, nonostante l’impegno del personale sanitario. Liste d’attesa e letti in corsia sono solo la punta dell’iceberg, di una condizione ormai grave, i cui effetti negativi vengono subiti sia dai pazienti e dai loro famigliari che da tutto il personale dell’ospedale. Quello che ci preoccupa è il rischio che il nostro territorio venga sempre più spogliato delle sue risorse e dei suoi servizi grazie anche ad un Governo regionale che negli ultimi ha sempre più indebolito Terni. Crediamo anche noi che sia urgente la rivisitazione delle dotazioni organiche in base al fabbisogno reale e procedere quanto prima alle assunzioni necessarie. E’ necessario mettere in azione finalmente l’integrazione tra territorio (Usl Umbria 2) e Azienda Ospedaliera per la cura e il ricovero dei malati cronici e con la riconferma del livello di alta specializzazione dell’ospedale di Terni. La cura e il benessere delle persone non è una variabile economica».

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