Palasport Terni: «Ecco il cronoprogramma»

Incontro con Salini, obiettivo inizio lavori a primavera 2020. Intanto palazzo Spada chiede alla Regione un milione di euro

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di F.L.

L’assessore comunale ai lavori pubblici, Enrico Melasecche, si dice «moderatamente ottimista». Dopo l’ufficializzazione del finanziamento da 2 milioni di euro della Fondazione Carit e soprattutto dopo un incontro andato in scena ad inizio settimana con i vertici del gruppo Salini, la realizzazione del palasport al Foro Boario sembra più concreta e vicina. «Abbiamo sgombrato il campo da diversi interrogativi – spiega Melasecche – ed espresso tutti la volontà di accelerare».

Parti vicine, ma alcuni nodi ancora al pettine

L’incontro con la Salc guidata da Simonpietro Salini, vincitrice del bando, era stato programmato per appianare gli scostamenti, relativi ad alcuni aspetti tecnico-economici, tra la proposta dell’azienda e le idee dell’amministrazione. «L’esito è stato positivo – commenta l’assessore -, i tempi potrebbero anche essere più brevi del previsto arrivando all’assegnazione dell’appalto a luglio e alla firma del contratto a settembre, così da poter poi avviare la fase progettuale». Ma la ‘sfida’ perché il cronoprogramma venga rispettato è ora quasi esclusivamente nelle mani della stessa amministrazione comunale: perché i lavori possano iniziare – l’obiettivo è che ciò avvenga nella primavera 2020 – ci sono da risolvere tre problematiche. La prima è il trasferimento del centro raccolta rifiuti oltre la ferrovia, trasloco che Asm ha assicurato avverrà entro la fine dell’anno. Poi c’è la questione del mattatoio presente nell’area interessata ai lavori, che come previsto dal bando verrà realizzato dalla Salc, ma per il quale l’assessorato al commercio dovrà provvedere alla pubblicazione di un bando per gli arredi, le tecnologie e la gestione. Ultimo tema quello del mercato ortofrutticolo: l’attuale struttura sarà abbattuta, ma se i pochi operatori rimasti lo vorranno palazzo Spada metterà loro a disposizione un’area per realizzarlo ex novo.

‘Sogno’ 2021, intanto si bussa in Regione

Basket, pallavolo, pallamano e sport similari, le discipline che potranno essere praticate all’interno della struttura da 4.500 posti, che si presterà ad ospitare anche spettacoli. «L’idea è quella di modulare gli interni secondo le esigenze» continua l’assessore, che non nasconde che «l’obiettivo altissimo sia quello di poter svolgere i Mondiali 2021 paralimpici di scherma», qualora vengano assegnati alla città di Terni. Obiettivo però al momento poco fattibile, visto che secondo la Salc per realizzare il palasport ci vorranno almeno due anni. Il finanziamento della Fondazione, tra l’altro, è ‘spalmato’ in tre anni, dunque l’ultima tranche arriverà solo nel 2022. Ma quanto alle risorse, il Comune – che dovrà mettere l’altro milione e mezzo di euro rispetto ai 3,5 di contributo pubblico – ha già bussato ad un’altra porta, quella di palazzo Donini. «Abbiamo chiesto un milione di euro, tenuto conto che la Regione ha già deciso un contributo straordinario di 500 mila euro per la riqualificazione del Pala Burton». Soldi che, secondo i progetti di Melasecche, potrebbero essere utilizzati per la nuova viabilità a servizio del palasport.

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