Pampepato raddoppia e ‘vola’ a Milano

Insieme a 40 produttori anche i Comuni di Terni e Narni e l’istituto alberghiero nel gruppo di promozione, a breve in mostra ad ‘Artigiano in fiera’

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Il cammino, lo mettono in chiaro gli stessi promotori, è ancora lungo. Ma si registrano nuovi passi in avanti nel percorso di riconoscimento della certificazione Igp del pampepato ternano. Con la firma, da parte di tre nuovi soggetti, della convenzione per la valorizzazione del dolce tipico ternano da parte di tre nuovi soggetti – Comune di Terni, Comune di Narni e istituto alberghiero Casagrande – e il raddoppio, da 20 a 40, del numero dei pasticceri e panificatori entrati nel gruppo dei produttori, che tra l’altro a breve saranno a Milano per presentare la loro specialità.

Collaborazione cercasi

Non le uniche novità, queste, rese note giovedì mattina presso la Camera di commercio di Terni – che fa da cabina di regia all’operazione – in occasione della firma della convenzione. Il Comune di Terni, ad esempio, rappresentato dall’assessore al Commercio, Stefano Fatale, sta cercando di allacciare i rapporti con le altre città dei pani speziati, come Ferrara e Siena, per capire in che modo sviluppare una collaborazione. «Il processo è lungo, ma ci rende orgogliosi parteciparvi» ha detto Fatale in merito al riconoscimento Igp.

Evento a Narni

A Narni, invece, il 2 dicembre prossimo in piazza dei Priori si svolgerà una mostra mercato organizzata in occasione della Giornata internazionale del pampepato, che ‘cade’ il giorno successivo e che vede quest’anno anche la presenza dell’Associazione nazionale foodblogger. «Un modo per dare visibilità ampia a questo prodotto – ha detto il vicesindaco di Narni, Marco Mercuri -, un’opportunità anche economica e turistica per il territorio». Durante la mostra si svolgerà anche un concorso per premiare il miglior pampepato nella forma e nell’impiattamento.

Studenti in prima linea

È invece ormai costante, da 19 anni, l’impegno dell’istituto alberghiero ternano, altro soggetto ora coinvolto nel progetto, i cui studenti sfornano ogni anno circa 5 mila pampepati. «Un modo per trasmettere le tradizioni del territorio ed evitare che si disperda una memoria importantassima» ha commentato la dirigente scolastica, Matilde Cuccuini. «Siamo orgogliosi di far parte di questo gruppo» ha aggiunto anche lei. «Un gruppo che – come sottolineato dalla presidente, Ivana Fernetti – può contare su nuove 20 aziende che in un anno hanno aderito all’iniziativa, una soddisfazione grandissima».

Il sostegno dell’ente camerale

Tra l’altro i produttori, dai primi di dicembre, sbarcheranno a Milano in occasione della manifestazione ‘Artigiano in fiera’, una vetrina non di poco conto per il pampepato ternano. A sostenere le spese del viaggio e dell’esposizione sarà la Camera di commercio, il cui vice presidente, Giuseppe Malvetani, giovedì ha sottolineato come «la firma della convenzione da parte dei tre nuovi soggetti, che sia aggiungono a quelli già presenti, in primis la Confartigianato, sia una tappa importante in un percorso che ci auguriamo si concluda nel più breve tempo possibile».

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