La fiducia di Calori, l’appello di Leone

Presentazioni pre Feralpisalò in casa Ternana. Il tecnico: «Avere l’organico importante non basta». Il ds: «Serve riaccendere tutto». Con il Rimini si riprende il 19 febbraio

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Cita uno dei suoi maestri di vita per far capire l’atteggiamento che deve avere la Ternana per avere chance concrete di vincere il campionato. «Sapete, Carlo Mazzone diceva che in serie C servono gambe e gambe, in B gambe e testa, in A testa e gambe. Voglio gente che corre». Alessandro Calori si prende i rossoverdi e, senza nemmeno avere il tempo di studiare per bene la squadra, è partito con il gruppo in direzione Salò per affrontare martedì sera i ragazzi di Domenico Toscano. «Non illudo la gente e sono concreto, non ho la presunzione di capire tutto in un giorno», ci tiene a ribadire. Mattinata di presentazione – la prima uscita ufficiale c’era stata in occasione dell’esonero di Luigi De Canio – anche per il ds Luca Leone che, invece, si concentra su tifoseria e piazza: «C’è bisogno di riaccendere tutto qui. Ricordo la Terni piena di un tempo, ora allo stadio sembra di essere a teatro e non va bene. Serve che sia una fossa, insieme occorre cambiare spirito». Al 52enne toscano è richiesto un immediato risultato positivo in terra lombarda, il +13 del Pordenone non ammette ulteriori passi falsi. Stabilita la data della ripresa con il Rimini: si gioca il 19 febbraio alle ore 20.30, a cavallo tra Triestina e Sambenedettese.

ALESSANDRO CALORI SI PRESENTA: «TERNANA, ENNESIMA SFIDA PER ME. C’È ADRENALINA, MI PIACE» – VIDEO

Alle prese con le assenze. Il capire in fretta

Calori, Ranucci, Leone

Alla pari del suo predecessore Calori è subito costretto a fare i conti con i guai dell’infermeria. In Lombardia non ci saranno Fazio, Furlan, Altobelli e Vives, Iannarilli sarà invece della contesa. In realtà in conferenza c’è poco spazio per la partita, lo stravolgimento in via di sviluppo è tutto da approfondire: «Ci sono due professionisti – l’introduzione del presidente Stefano Ranucci prima di lasciare spazio a tecnico e direttore sportivo – per uscire da questo momento nebuloso. Ringrazio e saluto De Canio». Il trainer aretino sa che ha margini di errore: «Non interverrò a piedi pari (in merito al sistema di gioco), serve una valutazione: mi sono adattato alle situazioni, non ho giocato solo con il 3-5-2 in carriera e non ho la presunzione di capire tutto in un giorno. Ho visto la squadra dal vivo a Pordenone e dico che avere un organico importante non basta: De Canio è un tecnico rilevante ma se sono qui significa che qualcosa non è andato. Bisogna capire i problemi e risolverli velocemente. Non illudo la gente, sono diretto e concreto: c’è una grande responsabilità da sostenere e c’è anche il piano B, vale a dire i playoff».

LUCA LEONE E IL LIBERATI PIENO DI UN TEMPO: «OGGI SEMBRA UN TEATRO» – VIDEO

Il mercato, la conoscenza del ds e l’alleggerimento

Alessandro Calori

Calori non ha mai lavorato con Leone ma in compenso conosce bene Terni: «Una piazza importante. L’ennesima sfida per me, c’è adrenalina e ciò mi piace. Bisogna alleggerire la pressione ,che non vuol dire sminuire le ambizioni». Come detto la problematica non risiedeva soltanto nel tecnico lucano: «Ci sarà feedback continuo tra me e il ds sul mercato, ma ora serve soprattutto un cambio di approccio mentale pur non avendo trovato una squadra fragile. Serve risollevare una truppa che sa di avere tante aspettative». Un minuto dedicato – possibile un suo ritorno in rossoverde, terminato il prestito alla Salernitana dalla Sampdoria – ad Antonio Palumbo: «Un giovane che ha grandi qualità e ho allenato a Trapani, ma parlarne ora ha poco senso. Le caratteristiche tecniche sono rilevanti, lo conoscete già. C’è da pensare al match di martedì e come organizzarci». A dirigerlo sarà Matteo Marcenaro della sezione di Genova.

IL PRIMO ALLENAMENTO DI ALESSANDRO CALORI – VIDEO

I maestri di vita e Mazzone: «Gambe e gambe in C»

Luca Leone

Calori per anni è stato una colonna dell’Udinese e sul suo percorso da calciatore ha incrociato diverse persone che lo hanno formato: «Ho avuti tecnici come Carlo Mazzone, Giovanni Galeone, Alberto Zaccheroni, Francesco Guidolin e Azeglio Vicini. Sono stati anche maestri di vita per me: Mazzone era un gestore di gruppi straordinario e diceva che in C servono gambe e gambe, in B gambe e testa, in A testa e gambe; Galeone mi ha insegnato a giocare a zona, Guidolin un ottimo tattico. Poi quando diventi allenatore devi anche avere un tuo credo e portarlo avanti, spero di poter fare questo a Terni perché le condizioni ci sono. Conosco questa terra e so come ragionano. Voglio gente che corre».

I correttivi e la scelta di Calori: «La persona giusta»

Antonio Palumbo

Il 48enne pescarese interviene a sprazzi per dire la sua: «Dell’esonero di De Canio mi spiace molto, ma non è l’unico responsabile. Evidentemente è successo qualcosa dopo l’inizio: si pensava che la squadra dovesse ammazzare il campionato a dicembre e i risultati non sono arrivati. L’aspettativa è venuta meno e sembra una tragedia, ma qualcosa di buono è stato fatto e ora dobbiamo essere bravi in questi giorni a vedere se portare correttivi, oppure notare delle risorse interne ancora non espresse. Ora pensiamo di partita in partita, è l’unica strada che possiamo percorrere». Al dirigente rossoverde viene poi chiesto se già c’erano stati contatti – di fatto la scelta è stata pressoché immediata post allontanamento del materano – precedenti e chi, tra lui e Ranucci, avesse dato il primo input per l’arrivo di Calori: «Ci conosciamo da anni – la risposta alla larga – con lui e ricordo l’impresa di Portogruaro quando ero a Lanciano, poi la sfiorò a Trapani. Ha grandi qualità e in questo momento è la persona giusta per Terni».

Il teatro Liberati e l’obiettivo spirito

Nemmeno 4 mila presenze di media quest’anno: «L’obiettivo principe – il messaggio di Leone – è riempire lo stadio, Terni me la ricordo piena. Oggi invece sembra un teatro e invece no, deve essere una fossa: chi viene qua deve capire tutto e cosa lasciare sul terreno di gioco. Serve ricreare lo spirito giusto. Si deve ripartire dalla vera passione per la squadra e riunire tutto, sarebbe una grande vittoria; normale che da oggi inizia un’altra gestione e insieme vogliamo renderci conto chi vuole restare a Terni e chi no. Bisogna essere attenti ai dettagli per capire chi è da rossoverde o no». Ecco poi la richiesta al pubblico: «Lo spirito va cambiato e in tal senso chiedo aiuto ai supporter perché da loro vorrei che ci dessero una mano in più. A questa squadra talvolta è mancata la voglia di vincere a tutti i costi e ciò te la possono dare anche i tifosi. C’è da riaccendere tutto al momento. Non siamo la Juventus, serve riscoprire l’entusiasmo». Conclusione su Vives: «Ha una risonanza in giornata, la situazione è complicata e difficile. A breve la affronteremo». Già fatto in realtà e il 31 si avvicina. L’opzione ‘taglio’ resta sul tavolo.

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